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Bari, l’ira dei sindacati: “Il Polipark è diventato il bancomat dell’Amtab. Mortificati dal silenzio di Decaro”

7 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso
7 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“Partecipiamo alle SS. LL e ai cittadini la indifferibile proclamazione dello stato di agitazione del personale del Policlinico di Bari (impegnata Azienda sanitaria tra le più rilevanti realtà d’Italia, sede della Scuola di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Bari, con migliaia di studenti iscritti nei Corsi di laurea di Medicina e Chirurgia e delle professioni sanitarie), poiché stanchi di subire indiscriminati aumenti tariffari di parcheggio decisi unilateralmente dall’AMTAB (servizio municipale dei trasporti) che ha in gestione l’area di sosta multipiano POLIPARK”. Inizia così la nota dei sindacati CGIL FP, CISL FP, FIALS e NURSIND.

“Nei fatti rileviamo che è giunto a buon fine il progetto che il Sindaco Decaro ha voluto realizzare (la costruzione del POLIPARK del Policlinico e la gestione dei parcheggi a pagamento delle aree di sosta interne allo stesso espropriando i lavoratori); ovvero relegare i lavoratori del policlinico al ruolo di un bancomat in uso all’AMTAB e per essa del Sindaco della Città metropolitana di Bari. Ci riteniamo altresì offesi e mortificati dalla sordità del Sindaco alla richiesta di un incontro sull’argomento patrocinato dalle scriventi OO. SS. e dell’amministrazione del policlinico che ha di fatto tradito la fiducia dei lavoratori avallando un’ulteriore tassa sul lavoro – aggiungono -. Non possiamo esimerci dal constatare che gli aumenti tariffari hanno determinato un forte stato di irritazione nei lavoratori (già fortemente contrariati dalle precarie ed estreme condizioni di lavoro nelle corsie dell’A.O.U.) ritenendo necessaria una giusta e pacifica manifestazione di protesta da realizzarsi a breve in prossimità dei transiti di ingresso al POLIPARK e delle aree di sosta a pagamento interne al Policlinico. Auspichiamo una profonda revisione delle decisioni attuate in danno dei lavoratori con l’aumento delle tariffe e riproponiamo l’apertura di un tavolo di confronto sull’argomento che eviti il ricorso ad azioni estreme di protesta”.