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Bari, malcontento nella Polizia Locale. Il sindacato: “Assegnazioni senza criterio urge incontro”

14 Novembre 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere
14 Novembre 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere

“Si denuncia, ancora una volta, il malessere diffuso tra il personale della Polizia Locale di Bari, più volte rappresentato ma mai preso in considerazione. Tale situazione, che procura certamente effetti negativi sulla salute di quanti quotidianamente esercitano un fondamentale ruolo per la sicurezza dei cittadini baresi, espone le lavoratrici e i lavoratori del Corpo di Polizia Locale a rischio stress correlato la cui sottovalutazione, considerati gli strumenti di lavoro di cui sono dotati, può comportare ulteriori rischi personali e collettivi”. Inizia così la lettera della Cisl FP, coordinamento territoriale della Polizia Locale, inviata all’amministrazione comunale e al direttivo del corpo di polizia.

“Oltre alle croniche questioni, mai risolte e più volte rivendicate dalla scrivente Organizzazione Sindacale, che brevemente sintetizziamo nella carenza di un vestiario completo da circa cinque anni, nello stato di efficienza dei mezzi di servizio e alla scarsa disponibilità del parco veicolare, nella mancanza di una programmazione settimanale degli ordini di servizio, ex art. 30 del Regolamento del Corpo di Polizia Locale, nelle mancate risposte in termini congrui alle istanze di congedo del personale e via dicendo, con il passare dei giorni, continuamente, se ne avvicendano ancora delle altre. In data 30 settembre, con Prot. n. 0308429/2022, il Dirigente della Ripartizione Municipale sottoponeva al personale la facoltà di richiesta per una nuova assegnazione di servizio, ovvero al Nucleo Annona/amministrativa, al Nucleo Tributi/Polizia Giudiziaria, all’Ufficio Infortunistica, all’Ufficio Verbali, Sequestri e Fermi, C.E.D. e altro. Nel merito, la CISL FP ricorda agli Organi in indirizzo, che esiste un Regolamento del Corpo, che all’art. 29 rubricato in norme e criteri generali, riporta testualmente: “a far data dall’assunzione in servizio, l’agente dovrà espletare per un periodo non inferiore ad anni 8, in via prioritaria, funzioni relative al controllo della viabilità in generale. Nei primi cinque anni di servizio gli agenti di P.L. saranno destinati ad espletare tali funzioni nelle aree ad elevata densità di traffico. Dopo il predetto periodo di servizio l’agente potrà essere impiegato, in relazione alle esigenze di servizio e con motivata disposizione del Comandante, negli altri compiti d’istituto in relazione alla propria qualifica funzionale. L’accesso ai servizi interni alla struttura, esclusivamente per i servizi d’Istituto, sarà consentito dopo il 20° anno di servizio, secondo le esigenze funzionali della Ripartizione”. L’articolo appena citato, di certo non scritto dai dipendenti o dalle Sigle Sindacali, non lascia spazio ad alcuna scelta discrezionale da parte del Dirigente che deve attenersi a quanto pedissequamente disciplinato da tale normazione: il personale con meno di 8 anni di servizio deve espletare, in via prioritaria, servizio di viabilità. La ratio di questa via prioritaria è rappresentata dal fatto che nella normale evoluzione lavorativa, frutto di anni di esperienze, di un logico bagaglio professionale, il personale debba compiere, strada facendo, i giusti passi per una sua completa e costante crescita che porti ad un beneficio individuale e di struttura, nel preciso fine del pubblico interesse. Per non discutere sui servizi interni alla struttura: se si lascia al personale la possibilità di accedere sin da subito o dopo pochissimi anni all’interno degli uffici, senza nemmeno conoscere le normali dinamiche di una Ripartizione davvero complessa ed articolata, la domanda posta da tutti, e che sorge spontanea, allora chi resta per strada?”.

“Giorni fa, durante una riunione con le parti sindacali, il Direttore di Ripartizione riferiva di aver bisogno in alcuni uffici di personale e di aver valutato la posizione di taluni dipendenti, citando “Bill Gates”, ovvero come se fossero in possesso di straordinarie competenze. Dalle nuove assegnazioni effettuate non riconosciamo i “Bill Gates” tanto preannunciati, bensì annotiamo nei fatti solo un mancato rispetto della vigente normativa, creata e voluta per essere “da tutti” rispettata. Inoltre, ancora una volta, duole rimarcare che nella nuova assegnazione effettuata, in particolare nei nuclei, l’anzianità di servizio e le oggettive esperienze pregresse, non sono state prese in considerazione nella giusta misura e nel preciso principio della buona amministrazione, preferendo altre valutazioni, forse frettolose e scarsamente ponderate, di cui di certo non apprezziamo l’esito finale. Come CISL FP, abbiamo cercato di avere un confronto con il Dirigente per spiegare le nostre ragioni, ma al momento non abbiamo avuto alcun riscontro. Del resto alcun riscontro è pervenuto alla datata richiesta della CISL FP di incontro al Sindaco della città di Bari, nonché Assessore alla Polizia Locale di Bari, con cui serve discutere, con una certa urgenza, una serie di problematiche del Corpo che stanno creando un evidente, palpabile e crescente malcontento tra gli appartenenti alla Ripartizione. Per quanto sopra esposto, al fine di individuare le necessarie ed opportune azioni per ridurre i rischi per la salute e sicurezza sul lavoro, ai sensi dell’art 7 comma 4 lett.m del CCNL 2016/2018 si rinnova la richiesta di convocazione della Delegazione Trattante preannunciando, in caso di mancato riscontro, l’attivazione di ulteriori iniziative, anche di natura legale, per il ripristino di corrette relazioni sindacali”.