Luigi Cipriani, presidente del movimento politico Riprendiamoci il futuro, è stato aggredito ieri da due persone che si sono introdotte nella sede situata in via Trevisani, nel quartiere Libertà di Bari, per aggredirlo verbalmente e fisicamente, prima di devastare la vetrata e la scrivania situata all’interno del locale. Secondo quanto ricostruito, a scatenare l’ira dei due aggressori sarebbe stata l’esclusione dalla graduatoria del concorso della Sanitaservice Policlinico Bari.
Cipriani si trova ora ricoverato nel reparto di Cardiologia del Policlinico per tutti gli accertamenti medici del caso. Ad aggredirlo sono stati marito e moglie, la donna ha precedenti penali e sarebbe stato proprio questo a farla escludere dal concorso. Cipriani ha spiegato che il sindacato non poteva fare nulla, oltre a rimarcare la propria dedizione per la legalità. “Va salvaguardata la legalità. Ho detto subito di non perdere la testa con me. Sono stati momenti brutti”, le parole rilasciate da Cipriani direttamente dall’ospedale. “Sto male, ora sono nelle mani di Dio”, ha aggiunto. A lui i nostri auguri di pronta guarigione.
“Il Segretario Luigi Barnabà e tutto il Direttivo Cittadino del partito politico Noi Moderati della città di Bari esprimono la più ferma condanna della vile aggressione subita dall’amico Luigi Cipriani, segretario del movimento politico Riprendiamoci il futuro. Solo sabato scorso abbiamo festeggiato insieme i 34 anni di attività politica e sindacale di Luigi Cipriani e del suo movimento, conosciuto in città per essere stato eletto più volte Consigliere Comunale e per le battaglie di civiltà e di giustizia sociale portate avanti con caparbietà e competenza – si legge nella nota di Noi Moderati -. Questo è un episodio grave, inquietante, che scuote le nostre coscienze, una ferita grave al nostro vivere civile. Ci auguriamo che le forze dell’ordine facciano il possibile per assicurare alla giustizia gli autori di questo atto di inaudita ferocia. A Luigi Cipriani, tutt’ora ricoverato in ospedale, esprimiamo la nostra totale solidarietà. Abbiamo sempre pensato e lo penseremo sempre che le idee si devono confrontare sempre con le altre idee, la violenza è da condannare sempre e comunque.