Pena ridotta per il 45enne barese Giuseppe Marzulli, imputato per le minacce rivolte alla giudice Angela Passarella durante il processo in cui era coinvolta l’anziana madre. In Appello sono stati inflitti 7 mesi di reclusione all’uomo (pena minima), rispetto ai 2 anni e 3 mesi della sentenza di primo grado.
La vicenda risale a settembre 2022. La 76enne Angela Pinto era stata arrestata per stalking condominiale: la condanna di 3 anni di reclusione in primo grado è stata poi ridotta a 2 anni in Appello. Durante il processo il figlio dell’imputata ha organizzato prima un sit-in di protesta davanti al Tribunale, poi ha pubblicato minacce sui social. A riportarlo è La Gazzetta del Mezzogiorno.
“Madre ferita sarai vendicata, di questo Stato faremo una pira. Col fuoco la miccia e se occorre il tritolo e quegli sbirri che ti hanno rapito sapranno per certo cosa è la paura. Stato infame. Stato assassino”, il post pubblicato dall’uomo il 4 dicembre sul proprio profilo Facebook. Qualche giorno dopo un link e un video con un manichino in divisa a testa in giù, fino alla manifestazione del 16 gennaio in occasione dell’udienza con la partecipazione di alcuni attivisti che con bandiere con lo stemma anarchico inneggiavano a “Lina Libera” e “Cospito Libero”.
Nella notte comparvero scritte, secondo l’accusa, “frutto della campagna minatoria” di Marzulli. “Giudice Passarella assassina. Il giudice Passarella sia ammazzando una donna di 76 anni. Passarella boia”. L’uomo è stato sottoposto al divieto di avvicinamento.