Nove notifiche di richiesta di proroga delle indagini, con la firma del pm Savina Toscani e concesse dal gip Marco Galesi, sono state notificate questa mattina dai Carabinieri dei Nas nei confronti del direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, del predecessore Vitangelo Dattoli, dell’ex direttore del dipartimento Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti, dell’ex direttore sanitario Matilde Carlucci, dell’ex direttore di presidio del Pediatrico, Maria D’Amelio e del direttore del Rischio clinico, professor Alessandro Dell’Erba. A questi, come si evince su Gazzetta, è ipotizzata l’omissione di atti d’ufficio e l’interruzione di pubblico servizio, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità. Mentre per il primario della Cardiochirurgia pediatrica Gabriele Scalzo e di due suoi collaboratori è ipotizzato il concorso nei reati di omicidio colposo e lesioni colpose.
Tutto nasce dalla diffida firmata dal dottor Leonardo Milella, primario rianimatore del Giovanni XXIII, che si era rivolto ai giudici amministrativi affinché venissero prese in carico dal Policlinico le sue segnalazioni riguardanti delle morti sospette dei piccoli pazienti dopo degli interventi al cuore. Il primario di Terapia Intensiva aveva accusato quello di Cardiochirurgia pediatrica per errori medici che avrebbero causato morti e lesioni. Nella diffida si evincono presunte interferenze da parte del dottor Scalzo sulla gestione dei pazienti che dopo l’operazione venivano trasferiti in Terapia Intensiva ai quali, secondo Milella, erano applicate terapie non concordate con il direttore del reparto.
La Procura adesso dovrà continuare con le indagini per capire se ci sia una relazione tra quanto denunciato e le morti sospette. I Nas, quindi, hanno acqusito nuove documentazioni dalla direzione sanitaria. Nel frattempo la Procura ipotizza che i vertici del Policlinico e dell’assessorato alla Salute, nonostante fossero a conoscenza di quanto denunciato da Milella, non siano mai intervenuti.
Stando a quanto appreso pare che la questione sia molto più complessa. Scalzo e altri medici nel 2018 avevano presentato alcuni esposti ai vertici del Policlinico in merito al direttore della terapia Intensiva, finito a giudizio per la morte di una 12enne. Il primario di Cardiochirurgia, dove essere venuto a conoscenza della proroga delle indagini, si dice contento che finalmente sarà possibile fare chiarezza. Nel frattempo nel gennaio 2020 il Policlinico aveva annunciato una convenzione col Bambin Gesù, interrotta con l’arrivo dello stato di emergenza a causa del Coronavirus.