Un uomo di 52 anni, M.G.M, è stato condannato a pagare un’ammenda di 1500 euro per aver “in più occasioni suonato una chitarra elettrica collegata a un amplificatore con volume alto in via Sparano, disturbando le occupazioni dei residenti o domiciliati per ragioni lavorative in via Sparano, in via Dante e in via principe Amedeo”.
È quanto si legge nella sentenza del giudice che è destinata a fare scuola. La denuncia è stata presentata da residenti, imprenditori, professionisti e direttori delle boutique della via dello shopping barese, infastiditi dai “rumori sonori, oggettivamente intensi e diffusi”. Il musicista di strada ha deciso di non opporsi alla condanna.
“Numerose persone – si legge nella denuncia – ormai da oltre un anno, ogni giorno, sistematicamente, a tutte le ore del mattino, del pomeriggio e della sera patiscono un disturbo delle occupazioni e del riposo, a causa dei rumori sonori, oggettivamente intensi e diffusi, prodotti da strumenti musicali (una chitarra elettrica e amplificatore) utilizzati da un individuo identificato in più occasioni dai vigili urbani, già intervenuti a seguito di numerosissime richieste”. Ma non solo perché anche i professionisti baresi sarebbero stati impossibilitati a “lavorare, studiare, concentrarsi, svolgere attività di ogni tipo, tenere le finestre aperte e riposare”.