La causa civile avviata dalla figlia di Salvatore Vassalli nei confronti di Mauro Di Giacomo, il fisioterapista barese ucciso dal padre della ragazza il 18 dicembre scorso a Poggiofranco in via Tauro, riprenderà a breve. Il processo si era stoppato per morte del convenuto, ma la figlia dell’operaio di Canosa, arrestato con l’accusa di aver sparato e ucciso Di Giacomo, ha deciso di agire nei confronti degli eredi della vittima.
Il tempo massimo a disposizione era quello di tre mesi. Il legale della figlia nei giorni scorsi ha depositato presso la cancelleria del Tribunale di Trani l’istanza di riassunzione del processo. Alla base dell’omicidio ci sarebbe proprio la causa civile. Vassalli – secondo l’accusa – ha compiuto il delitto perché convinto che il fisioterapista aveva provocato nel 2019 una lieve disabilità (del 3%) ad un braccio a sua figlia per una manovra fisioterapica sbagliata. Per questo nel 2020 aveva intentato una causa per danni, ma aveva maturato una scarsa fiducia nella giustizia: da qui l’idea di farsi giustizia da solo. L’uomo è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà.