“Oltre due ore per effettuare il tampone prima della visita, questo è inconcepibile”. Una serata infernale per alcuni genitori che hanno portato i loro figli all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII. Bambini con febbre alta, traumi agli arti o ferite alla testa che hanno dovuto aspettare per ore prima che potessero essere visitati. Stando alle denunce dei genitori il problema sarebbe legato al macchinario che analizza i tamponi. “Ci hanno detto che ne hanno a disposizione solo uno e che tra un tampone e l’altro si effettua il lavaggio. Senza il risultato dei tamponi non avrebbero visitato nessuno”.
“Dalle 16 abbiamo aspettato fino alle 18 per effettuare il tampone, alle 19 abbiamo avuto il risultato e alle 20 siamo passati dal triage. La visita, dalla durata di 10 minuti, è stata effettuata alle 22.30. Ma non è finita qui perché ci hanno mandati al Policlinico che a loro volta ci hanno rispedito al Pediatrico. Alla fine siamo tornati a casa che era l’una di notte” racconta una coppia di genitori ancora sfinita per l’accaduto. “Nostra figlia di due anni e mezzo ha febbre alta da settimane a causa di una presunta infezione batterica. Siamo arrivati con una base di ricovero, ma nonostante la gravità abbiam aspettato ore prima di avere il risultato del tampone”.
Come loro tante altre famiglie. “La sala d’attesa diventava sempre più affollata fino a che non c’era più aria, per non parlare dei bambini che piangevano e dei genitori sempre più spazientiti. Nel 2022 non si può avere solo un macchinario per il covid. Molti genitori, ormai allo stremo, si sono riportati a casa i bambini senza effettuare visite. Chi ci dice che quei bambini non avevano qualcosa di grave?”.
Come tutti gli ospedali, anche l’Oncologico è tenuto a rispettare la normativa regionale che impone il tampone prima di accedere alle visite. Il macchinario, come sottolineato dal Pediatrico, analizza diversi tamponi contemporaneamente e i tempi di attesa sono legati ai tempi tecnici dettati dall’elaborazione dei dati e al lavaggio del macchinario. Nei casi di codice rosso un team è pronto ad accogliere il paziente bypassando il tampone per dare le giuste cure nell’immediatezza.