Stalking condominiale. È questa l’accusa nei confronti di un uomo che ha reso la vita impossibile a una donna per due mesi. Sono in totale 24 gli episodi di appostamenti e pedinamenti, utilizzando anche auto a noleggio per non farsi riconoscere. La donna, ormai esausta, aveva denunciato l’uomo, costituendosi parte civile nel processo insieme all’associazione Gens Nova. L’uomo, però, ancor prima che il processo diventasse penale, è ricorso al Tar. I giudici, dati i 24 episodi, hanno deciso che sono sufficienti per un provvedimento di prevenzione, condannando l’uomo a un anno. I fatti risalgono al 2020 e la persecuzione è iniziata prima con frasi volgari e offensive, fino ad arrivare a pedinamenti che hanno spinto la donna a cambiare abitudini. Neanche la presenza del marito è servita a qualcosa, visto che i pedinamenti sono iniziati anche nei suoi confronti. Prima ancora di diventare processo penale, è arrivata invece davanti al Tar la vicenda di un’altra donna vittima di stalking, che ha denunciato il suo molestatore e ottenuto, nel giro di poche settimane, un ammonimento da parte del questore.
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- di: Raffaele Caruso
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