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Bari, pestato a sangue dal branco. Ismaele e l’appello prima dell’aggressione: “A 21 anni sono senza amici”

3 Gennaio 2023
– Autore: Raffaele Caruso
3 Gennaio 2023
– Autore: Raffaele Caruso

Una storia nella storia che accende i riflettori purtroppo, un’altra volta, sulla solitudine tra i giovanissimi. Dopo la storia del 18enne Potes e del suo sfogo su TikTok, anche Ismaele, 21enne giovanissimo residente al quartiere Libertà di Bari, ha deciso di utilizzare i social network per lanciare una richiesta di aiuto. “Sono in depressione da un anno, mi sento deprimere dentro, ho dolore toracico vicino al cuore, mi sento giù, solo, tutti gli amici che avevo non mi calcolano più, ho trovato una valvola di sfogo attraverso il ballo, ma purtroppo è 2 volte alla settimana non so più che fare – le parole scritte nel video pubblicato ieri sul suo profilo TikTok @isma_leo__01 -. Ho chiesto aiuto alla psichiatra e psicologo, mi sono auto lesionato talmente da stare male. Per chi leggerà, sperando che qualcuno legga e si interessi, voglio lanciare un grido di auto per avere qualche amico che ha voglia di scrivermi per uscire. Purtroppo le amicizie che ho si sono allontanate da me. Sono solo”.

Parole fortissime, toccanti, che non possono lasciare indifferenti. A maggior ragione dopo il “gesto eroico” di ieri sera a testimonianza della bontà di un ragazzo con cui la sorte fin qui non è stata per niente benevola. Ismaele è infatti il ragazzo pestato a sangue alla fermata Amtab in via Crispi per aver difeso una ragazza. “A bordo c’era una ragazza che aveva acceso una sigaretta e che è stata schiaffeggiata da un altro ragazzo. Io sono intervenuto per difenderla e la persona che l’aveva schiaffeggiata mi ha detto di farmi da parte perché avrebbe chiamato i suoi amici – racconta -. Così è stato, alla fermata successiva, in via Crispi, mi hanno accerchiato e colpito con calci, schiaffi e pugni: mi hanno rotto un dente e ora ho un trauma cranico e contusioni al volto. Ero con mia madre che è stata spinta, poi le hanno sfilato il cappello”.

In un’intervista rilasciata a La Repubblica, poco prima dell’aggressione, aveva raccontato l’inizio dei suoi problemi a causa del Covid. “Mi sono ritirato nella mia cameretta, mi sono allontanato dal mondo e adesso ho difficoltà a riprendere il mio percorso di vita. Ho anche abbandonato l’università, il corso di Medicina. Questa depressione che sento forte, in particolare quando sono tra le mura domestiche, mi ha danneggiato pesantemente. Ma adesso ho deciso di risalire nel 2023, di riprendermi, per liberarmi dai pensieri negativi – le sue parole -. Ho pochi contatti e non amo pubblicare troppo della mia vita.  Ho bisogno di un contatto fisico, le chat non mi sono mai piaciute. Mi basterebbe passeggiare, andare in centro, ascoltare e raccontare in modo confidenziale quello che succede. Vorrei ridere per non pensare alla mia depressione”.

Ismaele ora si trova in ospedale per le ferite riportate. Ha un dente rotto, contusioni al lato sinistro della faccia, occhi e labbra gonfie. Ha annunciato che sporgerà denuncia sperando che “con l’aiuto delle telecamere si possa risalire ai responsabili”. La sua mamma non può uscire sempre con lui perché il 21enne ha anche un fratello autistico che ha bisogno di sostegno. Dopo l’appello, però, vecchi amici e altre persone che non conoscevo lo stanno già contattando. La speranza e l’augurio è che possa riprendere in mano la propria vita, sconfiggere la depressione e tornare a vivere come merita un ragazzo di 21 anni con un cuore grande come il suo. Il suo gesto non deve passare sottotraccia, così come il suo disperato appello di aiuto. Forza Ismaele, noi siamo con te!

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