Gli ombrelli in casa non si aprono, secondo i detti scaramantici, ma al San Paolo bisogna sfidare la sfortuna se non vuoi avere l’acqua in testa. Siamo nella palazzina popolare dell’Arca in via Giacomino Pugliese numero 6 dove vive Angela. Ormai è disperata. Oltre ai secchi per raccogliere l’acqua, la donna è costretta a non accendere la luce per paura di rimanere fulminati. L’acqua, infatti, esce dalla canalina della luce e il rischio di qualche corto circuito è molto alto.
“Ho chiamato i Vigili del Fuoco e mi hanno detto che la casa non è agibile. Anche quando non piove esce acqua a fiumi dalla canalina da dove passano i fili della luce. Ho più volte contattato l’Arca senza avere risposta. Mi sono recata lì quattro volte e mi hanno detto che al momento non ci sono i soldi per intervenire sul palazzo, ma io nel frattempo devo vivere con i secchi per raccogliere l’acqua che probabilmente esce da un tubo rotto”.
Proprio per questo motivo siamo andati anche dagli inquilini dei piani superiori, per capire da dove arriva il gusto, ma niente. Tutti hanno problemi di infiltrazione, c’è anche chi non si ritrova più il tubo dell’acqua calda in bagno ed è costretto a lavarsi con l’acqua fredda.
Una situazione insostenibile che purtroppo ci porta, ancora una volta, a chiedere un intervento dell’Arca. Non si è ancora capito se il problema derivi dalla signora a cui manca il tubo dell’acqua calda, o da qualcos’altro. Quel che è certo è che i poveri condomini non possono vivere così.