“Invitiamo tutti i nostri assegnatari a contattarci al nostro numero verde per segnalare le anomalie dei palazzi. Interverremo celermente sul posto. Non c’è bisogno di chiamare Striscia La Notizia”. Così il presidente dell’Arca, Pietro De Nicolo, ha risposto alle domande di Pinuccio in merito a quanto documentato dal Tg Satirico in alcuni appartamenti delle case popolari del San Paolo. Stando a quanto sottolineato dall’amministratore unico, gli inquilini dovrebbero riuscire ad ottenere l’intervento dell’Arca solo con una telefonata. Il condizionale è d’obbligo perché sappiamo che le cose non stanno proprio così.
Da anni ci occupiamo delle condizioni fatiscenti in cui versano la maggior parte degli appartamenti di proprietà dell’Arca e mai nessun condomino ha dichiarato quanto sia stato facile avere un intervento da parte dei tecnici dell’Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare. Anzi, senza un nostro intervento probabilmente alcune case sarebbero crollate come la casa di fieno dei Tre porcellini.
Tra i tanti inquilini costretti a convivere con muffa e umidità c’è anche Italia che alla veneranda età di 87 anni è costretta a raccogliere l’acqua che si accumula sul pavimento nei giorni di pioggia. Lei ha chiesto più volte l’intervento dell’Arca e nonostante i Vigili del Fuoco abbiano constatato la pericolosità del palazzo, nessuno dell’Agenzia ha bussato alla porta di questi poveri condomini che pagano regolarmente tutte le utenze.
Molto probabilmente, per non dire certamente, bisognerebbe prima rendere i palazzi sicuri, senza pezzi di cemento armato che crollano o guaine che si staccano, anziché impiegare tempo ed energie per coprire con qualche murales il marcio che si sta mangiando tetti e fondamenta dei palazzi.