Oggi, lunedì 10 gennaio, le scuole pugliesi hanno riaperto le porte ai propri studenti ma le polemiche non sono per nulla mancate e la tanto vecchia e cara dad, la didattica a distanza, è tornata ad essere il principale motivo di discussione.

Alcuni studenti non hanno potuto fare ritorno a scuola perché positivi o perché contatti stretti di familiari che hanno contratto il virus negli ultimi giorni. Emiliano ha invitato i genitori a chiedere la dad e a fare ricorso al Tar qualora non venga concessa, i presidi si sono scagliati contro questa decisione e in tutta la Puglia regna il caos. Ogni scuola ha un modus operandi tutto suo, sono arrivate diverse segnalazioni di denuncia alla nostra redazione da parte dei genitori dei studenti della Don Bosco di Bari.

“Mio figlio è positivo al Covid e non può rientrare a scuola, anche mia figlia che si è negativizzata e non può farlo essendo contratto stretto. Come me ci sono anche altre tante mamme nella stessa situazione, siamo stati abbandonati dalla scuola e i nostri figli sono a casa senza il diritto allo studio perché non hanno voluto darci la dad”, racconta una mamma.

“Abbiamo inviato un’email al preside, con la richiesta della dad, abbiamo parlato con le maestre ma ci hanno detto che non è possibile attivare la dad perché il contagio non è avvenuto a scuola – continua -. Quasi metà scuola è in queste condizioni, il preside ha scritto un messaggio sui social dicendo che nessuno verrà lasciato da solo ma non è così. Mi fa rabbia leggere quelle parole. È una bugia, noi siamo stati abbandonati dalla scuola”.

“Mia figlia è risultata ieri positiva, questa mattina è stata registrata dall’Asl e ora se tutto va bene rientrerà a scuola solo a fine mese – spiega un altro genitore -. Perderà tanti giorni di lezione, il preside dovrebbe mettersi la mano alla coscienza. Le altre scuole hanno accettato la dad, non capisco perché questa no”.