Nei giorni scorsi sono state confermate le condanne nei confronti di 22 imputati coinvolti nel processo legato al “Vortice Maestrale”, il blitz eseguito nell’aprile del 2021 dalle Forze dell’Ordine che ha inflitto un duro colpo al clan Strisciuglio. Per altri 55 presunti affiliati è arrivata una riduzione di pena, mentre altri 7 sono stati assolti dalle accuse. In totale sono 121 gli imputati, c’è chi non ha impugnato il verdetto emesso in primo grado dal Tribunale di Bari (furono inflitti in totale 1300 anni di carcere), beneficiando di una riduzione di un sesto della pena prevista dalla riforma Cartabia. Tutti rispondono a vario titolo dei reati quali associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, lesione, estorsione, detenzione e porto di arma da fuoco, rissa, danneggiamento aggravato, minaccia.
Tra le altre definitive le condanne a 20 anni di reclusione per i boss Vito Valentino, Lorenzo Caldarola, Saverio Faccilongo, Giacomo Campanale e Alessandro Ruta. Piccola riduzione di pena, secondo quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, per i figli di Caldarola, Francesco e Ivan, condannati rispettivamente a 10 e 6 anni. Confermato anche il risarcimento dei danni riconosciuti alle parti civili, il Comune di Bari e l’associazione Libera. Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni del verdetto.