Il caso del professore Vincenzo Amorese e dell’aggressione consumata al Majorana di Bari diventa sempre più misterioso. In redazione infatti continuano ad arrivare segnalazioni e denunce sul comportamento assunto in classe dal docente, dopo il commento apparso sotto il link del nostro articolo di un genitore. “Quell’elemento si stava masturbando in classe. L’occhio nero non è niente, devi ringraziare lurido”, le parole rilasciate sulla nostra pagina Facebook. Secondo il racconto anonimo di un’altra mamma, suo figlio aveva notato da tempo l’atteggiamento strano del professore di Diritto con le ragazze, definito “non piacevole”. “Guardava il sedere delle ragazzine e, quando passava a controllare tra i banchi il compito, toccava i capelli delle studentesse e faceva sguardi dolci. Quando lo faceva o guardava le tette, si toccava come se si stesse grattando”, racconta.
Una versione alla quale la mamma non ha subito creduto, salvo poi ricredersi a suo modo di dire dopo aver seguito il clamore delle ultime ore. Amorese si è difeso e ha respinto ogni accusa, anche a Ore 14, su Rai2. “Avrei avuto atteggiamenti non consoni, fatto atti osceni, cosa che è lontana dalla verità ed è impossibile immaginare per un tipo come me che è stato lì solo 2 settimane – le sue parole -. Anche perché, con una utenza di quella risma è impossibile calcare la mano più di tanto, perché non sono ricettivi, sono abituati a fare i cavoli loro. In quella scuola vige l’anarchia, con atteggiamenti da parte degli alunni di tipo delinquenziale, mafioso. Io in quella scuola non ci metto più piede”. Parole che sono state duramente criticate dalla preside del Majorana. “I miei alunni non sono mafiosi. Mi amareggia molto quello che ha detto il professore dei nostri alunni. I nostri ragazzi lavorano dall’età di 16 anni e molti di loro mantengono le famiglie”.
Resta da capire perché questi racconti e denunce vengano fuori solo ora. La stessa vicepreside del Majorana avrebbe dato ad alcuni colleghi versioni discordanti tra quelle della prima ora e quelle dopo il clamore e le dichiarazioni rilasciate anche dalla preside. Un atteggiamento strano del dirigente scolastico che sembra aver già emesso la sua sentenza, ci si sarebbe infatti aspettato un atteggiamento più cauto come solito in questi casi. Del fatto che un gruppo di persone sia potuto entrare a scuola, salire al primo piano e schiaffeggiare un professore, caso altrettanto grave, ne parleremo in un altro articolo.