I controlli delle Forze dell’Ordine nei locali e nelle attività baresi, per la verifica del protocollo Covid, non si placano. Michelangelo, il ristoratore barese che abbiamo intervistato ad inizio anno in merito alla polemica di Capodanno e del concertone al Petruzzelli e che ha mosso pesanti accuse nei confronti delle farmacie, ha pubblicato sui social il video integrale di un blitz dei Carabinieri nel suo ristorante.
“Quello che state facendo è un controllo abusivo – attacca Michelangelo -. Adescate i locali che stanno sopravvivendo, non potete entrare nei locali senza un’autorizzazione, dovete indentificarvi o altrimenti siete degli abusivi. Dovete essere delegati dal Ministero della Salute e dovete dirmi dove portate i dati sensibili che prendete dal green pass, non siete tenuti a farlo. La legge parla chiaro ed è uno schifo”.
I Carabinieri, dopo aver invitato più volte a spegnere il telefonino, hanno cercato di calmare il ristoratore. “Ogni qualvolta entriamo in un locale, abbiamo un’autorizzazione che non portiamo insieme a noi ma che si trova nel Comando – spiegano -. Siamo preposti al controllo, così come i vigili urbani e i poliziotti. Questi dati sensibili a chi li dovrei dare? L’app che usiamo noi è la stessa vostra”. Michelangelo non ha ceduto e i militari hanno annotato il rifiuto del ristoratore a mostrare il proprio green pass.