Scende dal pullman arrivato a Bari da Martina Franca e viene investita da un’auto poco lontano dalle strisce pedonali. Protagonista della disavventura è un’anziana donna che ha riportato una sospetta frattura del femore. Non sappiamo come siano andati gli accertamenti a cui è stata sottoposta la pedona, trasportata al Pronto Soccorso da un’ambulanza del 118. Il fatto di cronaca in sé non è granché meritevole di attenzione, se non la pericolosità di via Capruzzi, capolinea dei bus locali e nazionali e tra le strade più trafficate della città di Bari. L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 16.45. L’anziana è rimasta sdraiata a terra fino a quando alle 17.26 è arrivata l’ambulanza. Tutto il tempo appoggiata sul petto di un passante che ha dimostrato un grande altruismo. Non l’ha lasciata un solo istante, senza farla muovere non sapendo quale fosse l’entità dei traumi riportati. La Polizia Locale, intervenuta con tre pattuglie sul posto, ha sollecitato un paio di volte l’arrivo del mezzo di soccorso, allertato alle 17.20 dalla centrale operativa.

L’episodio è diventata l’occasione per sollecitare un uso consapevole del numero di emergenza. Spesso abusato, il 118 è in grande difficoltà a gestire tutte le chiamate, molte delle quali inappropriate come nel caso di mal di pancia, qualche linea di febbre, slogature, problemi gastrointestinali o semplicemente nel caso di pazienti cronici bisognosi di sottoporsi a esami e accertamenti che potrebbero fare diversamente. Una situazione complessa, che andrebbe affrontata alla radice, ma anche attraverso un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini, non sempre rispettosi delle emergenze altrui. Per la cronaca l’investitore si è fermato dopo l’incidente e sul posto è giunto da Martina Franca il marito dell’anziana, allertato subito dopo l’accaduto.