In tanti ci hanno segnalato un senzatetto che vive su una delle panchine di piazza Redentore. Un uomo che non dà fastidio a nessuno e che anzi molto spesso viene preso di mira da qualcuno che si diverte a prenderlo in giro o a rubargli quel poco che possiede. I residenti hanno molto a cuore le sorti del 69enne. Due ragazzi che vino a ridosso della piazza ci hanno anche spiegato che a volte capita che perde l’equilibrio e cade, ma non è certo che sia legato all’ubriachezza. “Mi da tremendamente fastidio che mi si dica che sono un ubriacone. Ho problemi alle gambe perché dormire su una panchina non è così comodo, ma non sono mai caduto” sottolinea il clochard. “Io non do fastidio a nessuno e non capisco perché devono venire a rompermi le scatole” continua il senzatetto. Vivere all’addiaccio è una sua decisione. In dormitori o centri sociali non vuole andare, benché meno a mangiare nelle mense. Sta cercando una stanza con una piccola cucina dove portesi trasferire, ma con i pochi soldi che riesce a guadagnare col sussidio potrebbe pagare solo introno ai 200 euro. “Mi sono rivolto al Comune e hanno avviato le pratiche per assegnarmi una casa in emergenza abitativa, ma al momento non mi hanno fatto sapere nulla. Non ho bisogno di aiuto, vivere qui è una mia scelta e deve essere rispettata”. La sua scelta, ovviamente, deve essere accettata, ma chi vive a ridosso della piazza è preoccupato. Il nostro invito è quello di affrontare i bulli che rendono impossibile la vita del 69enne.
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- di: Raffaele Caruso
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