Il Tar di Bari ha annullato il provvedimento di sospensione adottato due mesi fa, il 18 ottobre, dall’Università di Bari nei confronti di Fabrizio Volpe, l’associato di Diritto civile a processo per tentata concussione e violenza sessuale ai danni di una studentessa per fatti che risalgono al periodo 2011-2015. Il professore avrebbe infatti chiesto rapporti sessuali o somme di denaro in cambio del superamento degli esami.
Secondo i giudici la vicenda giudiziaria non tocca “la reputazione e il prestigio dell’istituzione universitaria”, come scritto nella motivazione dell’Università, anche perché era stato lo stesso Ente a dare il via libera per un anno sabbatico, “scelta considerata sufficiente per neutralizzare il pericolo di una reiterazione di condotte antigiuridiche”.
Volpe non potrà tornare in cattedra, ma continuerà a percepire la retribuzione intera dello stipendio, invece della metà prevista in caso di sospensione. La sentenza del Tar non è però definitiva e si tornerà in aula il prossimo 10 maggio.