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Bari, sigaretta spenta sul guscio e calci alle tartarughe di Parco 2 Giugno. Denunciata coppia: “Atto violento”

27 Marzo 2025
– Autore: Raffaele Caruso
27 Marzo 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Torniamo ad occuparci dell’aggressione ai danni di alcune tartarughe a Parco 2 Giugno a Bari, dopo il video che vi abbiamo mostrato in cui si vede una ragazza spegnere una sigaretta addosso a una tartaruga e poi sferrare ripetuti calci, anche alle altre, per farle cadere in acqua nel laghetto.

Il tutto è stato ripreso da un telefonino e pubblicato (prima di essere rimosso) sui social. I protagonisti sono stati denunciati alle forze dell’ordine dalla Lega anti vivisezione (Lav) che diversi mesi fa ha aperto uno sportello nel capoluogo pugliese.

Oltre al video, spiegano dall’associazione, ci sono stati anche “macabri commenti ironici”. “Il gatto Grey gettato in una fontana gelata e poi morto sempre nel Barese, la capretta di Anagni presa a calci in un agriturismo e poi morta e ora queste tartarughe – afferma Annarita D’Errico, responsabile nazionale degli sportelli Lav contro i maltrattamenti sugli animali -. Non si può e non si deve parlare di bravata, di ragazzata. È un atto violento e sistemico nei confronti degli animali, al quale va data una risposta ferma e coraggiosa”.

A fine novembre la Camera ha approvato a maggioranza in prima lettura la proposta di legge ‘Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali’, ma il testo “presenta delle criticità – evidenziano dalla Lav – prima fra tutte un aumento delle pene così lieve da continuare a permettere di evitare i processi e la certificazione dell’uso della catena come strumento di coercizione contro i cani”.

Di qui la richiesta “ai senatori della commissione Giustizia, dal relatore Potenti alla presidente Bongiorno, che hanno questo tema all’ordine del giorno, di approvare la nuova legge con le modifiche positive necessarie”, concludono.