Torniamo ad occuparci del Social Housing Parco Gentile avviato a Bari, il complesso edilizio situato vicino la sp91, nelle vicinanze dello svincolo Santo Spirito-Bitonto della ss16, con 226 alloggi in via Iqbal Masih. Il progetto prevedeva di aiutare famiglie con un reddito insufficiente per sostenere l’affitto o l’acquisto di un immobile a condizioni di mercato, ma che allo stesso tempo non rientrava nei requisiti per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica. Purtroppo questo aiuto economico fino ad ora sembra quasi essere stato solo di facciata, se si pensa che si paga oltre 600 euro di affitto per un immobile di soli 71 metri quadri.
Dobbiamo fare una precisazione sugli estintori presenti nei garage dei palazzi, in realtà non sono scaduti, ma sono a norma. Quelli mancanti, secondo quello che abbiamo appreso, sono stati rubati, segno evidente di come qualcuno possa sempre introdursi in quelle abitazioni disabitate. Gli altri problemi però restano, a partire dai conguagli che si aggirano dai 1200 ai 2500 euro e che le famiglie dovrebbero pagare. L’amministratore del Social Housing telefonicamente ci ha confermato che sono state attuate delle verifiche sui vari contatori e che di certo ci sarà un ricalcolo dei conguagli. La proprietà all’inizio di febbraio ha effettuato dei controlli insieme alle casa costruttrice degli impianti e adesso si attende la riunione. Il problema è tutto nel consumo esagerato che c’è anche nelle palazzine ancora disabitate e che ovviamente pesa sulle tasche dei residenti degli altri palazzi. Oltre al fatto che accedervi è semplice perché il codice dei citofoni è uguale per ogni complesso e quindi si rischia l’occupazione abusiva, c’è anche il problema che l’illuminazione, mancante nei palazzi abitati, è attiva nei disabitati.