La storia che stiamo per raccontarvi arriva dall’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, dove una paziente è morta a marzo 2020 durante una sperimentazione contro il tumore al pancreas. A raccontarcela è l’avvocato Ilaria Gadaleta.
“A marzo 2020 purtroppo la paziente è deceduta, i familiari hanno cercato di vederci subito chiaro e hanno chiesto l’intervento della Procura della Repubblica per fare chiarezza sulle cause della morte – spiega -. È stato aperto un fascicolo ed è stato individuato un tecnico che ha dovuto stabilire come è morta la donna. La relazione ha confermato che il tumore al pancreas non c’era, purtroppo pare che la donna sia morta a causa di infezioni respiratorie forse contratte all’interno dell’ospedale”.
Nonostante questo, la sperimentazione è stata bloccata. “I motivi non hanno alcuna attinenza con il profilo scientifico ed etico – continua l’avvocato -. Il comitato etico dell’ospedale ha deciso un paio di mesi fa che, per ragioni di natura giuridica, riferite ad indagini in corso, non era possibile riprendere il protocollo, nonostante le richieste dei pazienti che volevano sottoporsi alla cura”.
“Abbiamo faticato per cercare di parlare con la Regione Puglia – conclude -. Ci sono stati brevi contatti con Montanaro, ci siamo rivolti all’Aifa e abbiamo scoperto che era stato presentato un documento di evento avverso compilata da un altro medico che si è trovato in terapia intensiva e ha conosciuto la paziente 25 minuti prima del decesso. L’Aifa ha risposto e ha censurato i comportamenti del Giovanni Paolo II e dei dirigenti che hanno permesso al medico di fare questa relazione, intimando la cancellazione del documento”.