Sorpreso ieri mattina, in Corso Benedetto Croce a Bari, dagli agenti del Nucleo di Polizia Amministrativa della Polizia Locale di Bari, un soggetto a svolgere con il proprio veicolo il servizio taxi abusivamente senza essere in possesso di alcun titolo abilitativo.
“Le verifiche e contestazioni sono il risultato di una attività complessa di appostamenti e pedinamenti che hanno consentito poi di contestare la violazione dell’art. 86 Codice della strada che prevede che il servizio di piazza con autovetture, motocicli e velocipedi con conducente o taxi è disciplinato dalle leggi specifiche che regolano il settore – spiega la Polizia Locale di Bari in una nota -. Chiunque, senza avere ottenuto la licenza prevista dall’articolo 8 della legge 15 gennaio 1992, n. 21, adibisce un veicolo a servizio di piazza con conducente o a taxi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.812 a 7.249 euro. Dalla violazione conseguono le sanzioni amministrative accessorie della confisca del veicolo e della sospensione della patente di guida da quattro a dodici mesi. Quando lo stesso soggetto è incorso, in un periodo di tre anni, in tale violazione per almeno due volte, all’ultima di esse consegue la sanzione accessoria della revoca della patente. Le stesse sanzioni si applicano a coloro ai quali è stata sospesa o revocata la licenza”.
“Cosa rischia invece il passeggero del tassista abusivo? Se usufruisce del servizio di un taxi non autorizzato mette in pericolo la sua sicurezza. Potrebbe capitare, ad esempio, di ritrovarsi un tassista che utilizza un’auto senza una buona manutenzione o, addirittura, sprovvisto della patente di guida; la tutela giuridica non è assicurata , perché in caso di incidente stradale non ha la garanzia che il taxi sia assicurato – conclude -. Inoltre fa un grave danno all’Economia del Paese e ad una categoria di onesti lavoratori, i taxisti, che pagano le tasse e rispettano le regole”.