Una vera e propria tragedia sfiorata nella scuola elementare Marco Polo di Palese. Nel pomeriggio di ieri c’è stato il cedimento di una parte del soffitto al piano terra, fortunatamente il crollo non è avvenuto nell’orario scolastico e in aula non era presente nessuno.
La scuola oggi è rimasta aperta, i genitori e il corpo docente non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Resta la preoccupazione, il dirigente del XXVII Circolo didattico, Angelo Panebianco, ha affermato che l’androne d’ingresso era già pericolante e interdetto, tanto da aver informato ieri, poche ore prima del crollo, il Comune e i vigili del fuoco della presenza di crepe.
Sul posto sono intervenuti gli operai per ripristinare l’area, una classe è stata spostata nella vicina scuola Collodi. Per completare i lavori servirà circa una settimana. La scuola dovrà essere pronta per le elezioni Comunali dell’8 e 9 giugno.
“Per fortuna si è solo sfiorata la tragedia, ma accadimenti simili, in Puglia, sono purtroppo più che prevedibili considerato lo stato delle strutture scolastiche del territorio. Una situazione che denunciamo da anni, ma sulla quale le istituzioni, sia locali che nazionali, non sono mai intervenute seriamente, se non con qualche vana promessa o qualche misura spot”. Questo il commento di Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia.
“Dai dati in nostro possesso meno della metà degli istituti scolastici pugliesi, 953 su 2458, ha il certificato di agibilità, eppure sulla scuola e sull’edilizia scolastica in particolare si continua a fare economia. In che condizioni si mandano a scuola i nostri ragazzi e i lavoratori? Ma davvero poi si ha la faccia tosta di parlare di sicurezza? Solo ieri il ministro Valditara è venuto in visita a Bari, per la campagna elettorale: ecco sarebbe il caso che oltre agli annunci si passasse ai fatti”.
“Molte scuole – prosegue Verga – sono state costruite nel 1800 e tanti stabili oggi adibiti a scuole sono stati edificati non per quel tipo di utilizzo. Il 14,73% degli edifici pugliesi, rispetto al 24,46% nazionale, sono in possesso del certificato prevenzione incendi. C’è stata la possibilità epocale del Pnrr, che però sulla fattispecie è stato utilizzato in maniera molto limitata, risolvendo solo in piccolissima percentuale il problema. Ci auguriamo che questo ennesimo caso faccia svegliare la politica pugliese e nazionale: quella dell’edilizia scolastica è una priorità assoluta sulla quale bisogna intervenire tempestivamente, prima che si consumi davvero una tragedia. Sarebbe imperdonabile”.