“Dopo il passaggio di innumerevoli carovane di scooter intente a sorpassare veicoli dove non è concesso, ad una velocità superiore a 60km/h ed in prossimità di una curva, arriva il turno di un ragazzo che non scorge padre e figlio e li travolge in pieno. Entrambi cadono e sbattono la testa. Il piccolo si riprende nel giro di cinque minuti grazie al soccorso dei presenti, mentre l’uomo (a causa di un grave trauma cranico) perde sangue dal naso e dalle orecchie. In assenza di battito gli viene applicato un massaggio cardiaco da un passante, con successo, tuttavia è chiaro che le sue condizioni siano critiche, pertanto viene caricato in ambulanza la quale staziona per più di cinque minuti ferma in attesa dell’auto medica”.
Inizia così il racconto inviato da un lettore alla nostra redazione in merito alla tragedia di ieri sera a Santo Spirito, dove ha perso la vita il 47enne Gaetano Di Felice. “Il giovane Valentino Rossi invece, soccorso dai suoi amici (uno di loro testualmente: ‘Mò nge n’am’a scì da ddò uagnu!’, ‘la colpa je d sti bastard maledetti’ indicando l’ambulanza che a sua detta è arrivata in ritardo, dal San Paolo a Santo Spirito in 7 minuti), non riporta ferite e dà il meglio di sé con frasi del tipo ‘facitm vde u pccninn’ di fronte ai sanitari”.
“In tutto ciò la polizia municipale era in giro a fare multe ovunque, mentre sul luogo dell’incidente, nell’arco di 20 minuti, nemmeno l’ombra di un ufficiale di polizia. Tant’è che mi sono improvvisato controllore del traffico per scacciare i curiosi, i quali erano chiaramente di intralcio alla circolazione – conclude -. Io mi chiedo come sia possibile che in un luogo in cui almeno 15 locali molto ravvicinati servono sostanze alcoliche, un luogo così vicino ad una delle principali piazze di spaccio nel barese (Enziteto-Catino), un luogo in cui la gente si riversa per strada in massa, non ci siano controllori del traffico per garantire la sicurezza ad un padre intento ad attraversare sulle strisce pedonali assieme al suo piccolo”.