Sophie finirà tra pochi giorni la scuola media, con voti molto alti (dice il papà), e ha deciso di iscriversi al Liceo scientifico quadriennale in scienze applicate, ma ha scoperto che non potrà farlo per un intoppo burocratico introdotto da una norma del 2019. Lei infatti è anticipataria ma, al contrario di molti suoi compagni in anticipo anche loro che hanno già fatto l’iscrizione, non compirà 14 anni entro il 30 aprile del 2025 (li compirà a settembre) come prevede la norma. Quindi dovrà iscriversi ad un liceo tradizionale dove invece questo blocco non c’è.
Si tratta un paradosso burocratico, spiega il padre Francesco, perché “mia figlia, pur avendo frequentato lo stesso percorso formativo di 8 anni presso l’Istituto Margherita di Bari (istituito di formazione di eccellenza paritario con oltre 125 anni di storia), con massimo rendimento e merito scolastico, non potrò iscriversi al corso che ha scelto al pari di altri compagni e compagne di classe, che avendo 14 anni faranno invece quello che a lei viene negato”.
“Il tutto – dice il padre – perché una “nota di chiarimento” emessa da una dirigente ministeriale 5 anni fa (non un decreto né una circolare ministeriale) ha voluto restringere la platea degli iscritti non sulla base delle capacità ma dell’età”. La famiglia ha parlato con il dirigente dell’ufficio scolastico regionale, i dirigenti “molto comprensivi e comprensibili” del Liceo, avvocati, e ha scritto (con pec) al ministero, al ministro del Merito Valditara e al suo capo di gabinetto, non ottenendo alcuna risposta se non il consiglio informale di fare ricorso al Tar.
Da notare, segnala il papà della studentessa, “che l’anno scorso un ragazzo di Capua si è diplomato a 16 anni, anticipatario come mia figlia, ma solo perché al suo Istituto non si sono accorti che avrebbe dovuto avere 17 anni…”