Giudizio immediato per un 51enne della provincia di Bari, ritenuto responsabile dell’omicidio di Salvatore Dentamaro, travestita barese uccisa con una coltellata al collo la sera del 23 settembre del 2018 a San Giorgio, in una stradina in cui pare fosse solita prostituirsi. Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, Ambra, nome con cui si faceva chiamare la vittima 40enne, sarebbe stata sorpresa alle spalle dal suo assassino che l’avrebbe aggredita presumibilmente al termine di un rapporto sessuale a pagamento. Gli inquirenti, come si evince sulla Gazzetta del Mezzogiorno, parlano di un omicidio non premeditato ma di un “delitto d’impeto”.
La notte dell’omicidio fu trovata senza vita nella sua auto, dove pare si fosse appartata con il suo assassino, nel piazzale dell’ex pastificio Ambra sul lungomare di Bari San Giorgio. Dagli atti giudiziari è emerso che aveva acconsentito a prostituirsi in quel luogo dopo essere stata cacciata e malmenata dalla zona dello stadio San Nicola, a quanto pare per il suo tariffario troppo concorrenziale. Le indagini, lunghe e complesse, hanno permesso di arrestare il presunto responsabile a 4 anni di distanza dal delitto, e si sono concentrate dal primo momento su una Fiat Punto grigia sul cui tettuccio era posizionato un piccolo gommone arancione, un tender, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’area mentre si allontanava dal luogo dell’omicidio. La richiesta di rito abbreviato condizionato alla citazione di testimoni, avanzata dalla difesa dell’imputato, troverà risposta il prossimo 5 ottobre, giorno in cui è fissata l’udienza.