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Bari, uccise la ex e nascose il cadavere in fabbrica dismessa: condanna confermata per Ignazio Piumelli

16 Marzo 2023
– Autore: Raffaele Caruso
16 Marzo 2023
– Autore: Raffaele Caruso

La Corte d’Assise d’Appello di Bari ha confermato la sentenza inflitta nei confronti di Ignazio Piumelli, il pregiudicato 53enne di Molfetta condannato il 21 marzo scorso alla pena di 14 anni e 6 mesi di reclusione per la riduzione in schiavitù e vilipendio di cadavere della ex compagna, la 50enne di origini polacche Zlezak Malgorzata, detta Margherita. I resti della donna furono trovati scheletriti nel maggio 2017 nelle ex acciaierie Scianatico di Bari, cinque anni dopo la morte. Stando alle indagini della Squadra mobile, coordinate dal pm Gaetano de Bari, l’uomo avrebbe picchiato la compagna per mesi, trascinandola da un dormitorio all’altro, fino a seppellirne il cadavere. Piumelli è stato invece assolto con formula dubitativa dal più grave reato di omicidio volontario. Il suo legale ha annunciato il ricorso in Cassazione.