La Corte d’Appello ha confermato le 18 condanne, riducendo alcune pene, nei confronti di altrettanti imputati che secondo l’accusa avrebbero gestito il mercato delle videolottery a Bari e provincia accordandosi con i clan mafiosi. Gli imputati sono accusati di illecita concorrenza con violenza e minaccia e con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, riciclaggio, usura, contrabbando di sigarette e detenzioni di armi.
I fatti risalgono dal 2012 al 2019. Le indagini hanno portato a scoprire che l’imprenditore barese Baldassare D’Ambrogio, condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione, avrebbe gestito il mercato del videolottery usufruendo della fama dello zio pregiudicato Nicola D’Ambrogio. Le condanne sono arrivate anche nei confronti delle mogli dei due, Antonella Pontrelli e Maria Cantalice. Condannati anche Vito Valentino, Giuseppe Capriati, Domenico Capodiferro e Vito Antonio Catacchio.