Bari vecchia perde il pelo ma non il vizio. Stamattina, nel nostro bello e oramai turistico centro storico, ho subito una violenza da giovani offuscati dalla loro ignoranza. Alla mia giusta reazione per una prepotenza subita, sono stato circondato da loro, che chiamandomi Natale, (Catene, quindi sapevano chi fossi), mi hanno minacciato di massacrarmi la prossima volta che passo da lì. È bella Bari vecchia con le sue tradizioni…”. A scrivere sul suo profilo Facebook l’attore barese Dante Marmone, non certo un comune cittadino barese, uno di quelli che subisce angherie quotidiane da un manipolo di “banditi”, convinti di essere i padroni di del borgo antico. Il post ha fatto preso il giro della città, causando non pochi imbarazzi oltre che lo sdegno dei baresi perbene. L’attore era in sella alla sua bici su Strada Palazzo di Città , quando un ragazzo lo ha quasi investito col tradizionale “biciclettone” da “qui comando io”.
L’errore dell’attore – per così dire – sarebbe stata proprio la reazione. In men che non si dica, sul posto è arrivato il branco e sono iniziati gli insulti e le minacce. Non è la prima volta che accadono episodi del genere, ma in considerazione della deregulation che l’Amministrazione comunale ha deciso di alimentare nella città vecchia, di sicuro non sarà nemmeno l’ultima. L’attore non vuole buttare benzina sul fuoco, in un momento storico in cui la gente perbene di Barivecchia vuole solo godersi la bellezza del borgo e il lavoro che con il tempo e l’aumento dei turisti si è conquistato. Di sicuro la brava gente costituisce la maggioranza degli abitanti del cuore pulsante della città turistica, ma siamo convinti che certi episodi debbano essere denunciati e trovare nelle istituzioni risposte adeguate invece del solito silenzio.