Continua incessante l’azione di contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri per i consumatori posta in essere dai Finanzieri del Comando Provinciale di Bari, che, nelle scorse settimane, hanno sottoposto a sequestro, in più interventi nella provincia barese, circa 900.000 prodotti e, nel comune di Andria (BT), un opificio clandestino dedito alla illecita fabbricazione e vendita di capi recanti la riproduzione di noti brand di abbigliamento. Nello specifico, gli interventi hanno permesso di accertare, in numerosi esercizi commerciali,
la presenza di oltre n. 700.000 tra capi di abbigliamento e oggetti di bigiotteria, n. 50.000 prodotti elettrici ed elettronici, n. 30.000 giocattoli ed altro, tutti con l’indebita apposizione di dicitura riportante la marcatura CE e i requisiti di sicurezza ovvero con loghi contraffatti di marchi di conosciuti “brand leader” nel settore della moda, dei videogiochi e della telefonia. Tali articoli, tra l’altro, possono risultare nocivi per la salute, considerando che soprattutto l’assenza della marcatura “CE” è sintomatica della mancanza dei requisiti minimi di sicurezza stabiliti dalla normativa europea.
Tra la merce sequestrata, anche n. 90.000 dispositivi di protezione individuale non conformi e n. 76 puntatori laser vietati, in quanto classificati come estremamente pericolosi e segnalati al
sistema di allerta europeo “RAPEX” (“Sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti non alimentari”). Lo sviluppo della metodologia di contrasto alla contraffazione ha consentito, altresì, di individuare un opificio clandestino andriese, vera e propria “stamperia del falso”, ove erano presenti macchinari industriali (macchine per cucire, stiratrici, presse ed
etichettatrici) utilizzati per la produzione ed il confezionamento di abbigliamento, nonché n. 11.000 prodotti contraffatti – tra capi di vestiario, accessori ed etichette – recanti famosi brand, tra i quali: “Gucci”, “Givenchy”, “dsquared2”, “Balmain”, “Palm Angels”, “Valentino” e “Off White”. Questo a riprova della penetrante azione investigativa svolta dalle Fiamme Gialle nel
particolare settore, capace di ricostruire, a monte, la “filiera del falso”, estirpando alla radice l’attività stessa di produzione dei beni, poi commercializzati attraverso i diversi canali
distributivi. Complessivamente, sono stati segnalati n. 5 soggetti all’autorità giudiziaria competente (accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) e n. 19 alla Camera di Commercio, per l’irrogazione delle relative sanzioni. L’attività condotta dalla Guardia di Finanza di Bari rientra tra i compiti istituzionali diretti alla tutela della salute dei consumatori e alla prevenzione e repressione dei fenomeni lesivi della concorrenza, in particolare, della
contraffazione e della vendita di beni non conformi agli standard di sicurezza, con conseguente danno economico per le imprese ed i commercianti rispettosi delle regole.