Mangiano tutti i giorni pasti decenti e dormono in un letto con lenzuola pulite e profumate, ma aspettano che l’incubo sia alle spalle. Nei giorni scorsi avevamo condiviso con voi i saluti di Tommaso e dei suoi due figli, Mino e Carlo, al sicuro in una struttura insieme alla compagna incinta di Carlo. Per troppo tempo sono stati costretti a vivere barricati nel deposito-tugurio di via Laudati, nel centro storico di Altamura. In altre occasioni, soprattutto Carlo ha rischiato di compromettersi, rincorrendo chi andava a infastidirli armato di macete, accetta o coltellacci. La storia era nota a tutti, anche all’Amministrazione comunale e alle Forze dell’Ordine. Il clamore mediatico ha fatto il resto, consentendo di spingere sull’acceleratore. Intanto proseguono le indagini per risalire agli autori – dei quali Mino e Tommano hanno già fatto i nomi – dell’ultima violenta aggressione subita. I due, a quanto pare con problemi legati allo spaccio e all’uso di stupefacenti, si sono introdotti nel tugurio e hanno picchiato e derubato Mino. Negli occhi di Tommaso e suo figlio si legge una maggiore serenità, ma la preoccupazione per le minacce subite è ancora tanta. Quando usciranno dalla struttura in cui sono stati ospitati avranno bisogno di una sistemazione decente. Possono pagare un minimo affitto, ma non riescono a trovare nulla di decente. In tanti si sono fatti avanti per aiutarli. Il vero aiuto potrebbe essere consentire loro si ripartire in una casa che non sia un deposito.
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- di: Raffaele Caruso
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