“Dopo gli episodi di Pagani questa sera al termine della partita a Ruvo di Puglia i nostri atleti sono stati aggrediti da un manipolo di delinquenti al rientro negli spogliatoi ed all’interno dell’area esclusa ai non autorizzati dai regolamenti. Quanto accaduto ci lascia basiti, ed apre riflessioni serissime su come gli eventi sportivi diventino spesso teatro di violenze”. È quanto si legge in un post sulla pagina Facebook della Juvecaserta 2021, che denuncia un’aggressione patita, ieri sera, dagli atleti della squadra di basket casertana di serie B al termine del match giocato e perso ieri in Puglia in casa della capolista Ruvo di Puglia (62-56). Nel post si fa riferimento a quanto accaduto sempre ieri a Pagani (Salerno), dove i fan di casa hanno dato fuoco ad un bus di tifosi della Casertana, rendendosi poi protagonisti di scontri con le forze dell’ordine. “Quanto accaduto – prosegue il post della Juvecaserta – sarà ulteriormente approfondito al fine di attuare i doverosi atti di denuncia nei confronti di chi ha commesso tali vili azioni e su chi non ha fatto il necessario per impedirli. Fa male, molto male, dover assistere a simili scene e la società farà tutto il possibile affinché chi di dovere intervenga per i doverosi provvedimenti conseguenti. Vergogna”.
Accusa respinta prontamente dai padroni di casa, la versione degli avversari viene definita “vergognosa e distorta”. “Forse nel concitato post partita a molti è sfuggito il gesto antisportivo di un tesserato casertano il quale si è rivolto in maniera molto educata verso la tifoseria locale – si legge nel post pubblicato sui social da Pallacanestro Ruvo di Puglia – Talos Basket Ruvo -. Dal parterre, purtroppo, sono partiti gli sputi, totalmente vili e che condanniamo fortemente. Come documentato da immagini televisive, gli atleti di Caserta, dopo aver attraversato il tunnel che conduce agli spogliatoi, sono rientrati in campo e a quel punto qualche facinoroso ha tentato di entrare in contatto con loro, impatto evitato per l’intervento di dirigenti e forze dell’ordine lì presenti. Condannando e ribadendo il no ad ogni forma di violenza, va specificato che in campo bisogna avere un comportamento sempre rispettoso, onde evitare spiacevoli code sportive. Gli animi erano stati già sollecitati quando all’inizio dell’intervallo un giocatore avversario aveva affrontato faccia a faccia un nostro tesserato, tanto da essere richiamato dagli arbitri. Non è una giustificazione certo, ma bisogna essere responsabili delle proprie azioni prima di fare la morale agli altri. A scanso di equivoci, ribadiamo ulteriormente ogni nostra condanna alla violenza, espressa in ogni sua forma! Nessun episodio violento ci ha visti protagonisti negli ultimi anni, in cui abbiamo lavorato sodo per costruire il nostro progetto fondato su principi e valori esemplari. Innumerevoli le nostre iniziative tese a riempire il palasport di bambini e famiglie, a cui ieri non è stato dato un bell’esempio, in campo e fuori. Non accettiamo che passi l’immagine di una Ruvo aggressiva e violenta, per voglia di raccontare i fatti in maniera totalmente distorta. Per cui condanniamo l’accaduto, ma non accettiamo fantomatiche ricostruzioni e menzogne divulgate in queste ore”.