Torniamo ad occuparci dell’associazione Centro di Ascolto “Dal Silenzio alla Parola”. Gioia del Colle è divisa in due. Da un lato i fans di Rosanna D’Aprile, la “dottoressa” presidente indiscusso, dall’altro i cittadini che vogliono la verità, ovvero sapere a chi sono andati a finire nel corso degli anni il cibo e gli indumenti destinati ai più bisognosi del paese.
A far scattare il nostro approfondimento è stata la storiaccia dell’Atelier solidale “Petali di Rosa”, presentato in pompa magna come l’opportunità di avere un meraviglioso abito da sposa anche alle donne impossibilitate a comprarsene uno. La storia, come vi abbiamo già raccontato, è finita a porte in faccia. Nel senso letterale del termine.
Poi vi abbiamo fatto ascoltare alcune testimonianze da brivido di alcuni ex volontari del Centro di Ascolto, ognuno con mansioni diverse. Ciò che emerge dal loro racconto è un utilizzo personalistico dell’associazione di volontariato e dei suoi servizi da parte della sua “presindentissima”. In redazione sono arrivate decine di segnalazioni e tanti vogliono raccontare qualcosa. Poi la stessa Rossana D’Aprile ci ha contattato, chiedendoci un incontro senza telecamere, mentre sui social tanti le mostrano sostegno, anche con un pizzico di censura.
Torniamo ad occuparcene con le ultime novità. Un emissario inviato da Rossana D’Aprile si è fatto avanti con Angela e ha proposto un incontro tra le due, declinato per ora. L’incontro, se ci sarà, dovrà essere registrato dalle nostre telecamere. L’avvocato di Angela ha inviato una lettera all’associazione Centro di Ascolto “Dal Silenzio alla Parola”, per riavere abiti, materiale e attrezzature, e al Comune di Gioia del Colle per avere l’autorizzazione di entrare nei locali. Angela non si arrende e ha tutta l’intenzione di andare avanti.