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Beve soda caustica a un matrimonio, giustizia per Annamaria: Villa Menelao condannata a mega risarcimento

23 Novembre 2023
– Autore: Eleonora Francklin
23 Novembre 2023
– Autore: Eleonora Francklin

“In questi anni ci siamo fatti forza con la speranza che un giorno le cose potessero andare meglio, ma Annamaria non si potrà mai riprendere del tutto”. Sono passati 6 lunghi anni dal luglio 2017, quando la bambina che all’epoca aveva solo 9 anni, ingerì un bicchiere di soda caustica durante la festa di matrimonio a Villa Menelao. Adesso Annamaria ha 15 anni, ma la sua vita non è come quella dei suoi amici. L’esofago, che mediamente dovrebbe avere un diametro 2.5 centimetri, è largo poco meno di un centimetro. “Si è abituata a mangiare solo cibi semi morbidi. Di certo non può mangiare le cose che mangiano i suoi coetanei e questo frena molto Annamaria. Il danno non è stato solo all’esofago, come prevedibile adesso è anche psicologico. Dovrà convivere per sempre con questa patologia”.

Sono 45 gli interventi subiti finora da Annamaria, l’ultimo circa un anno fa nell’ospedale di Parma, che ha seguito il caso sin dall’inizio. “Adesso andiamo per fare radiografie, esami tecnici per il respiro, ma non si potrà mai più tornare alla normalità. Hanno tolto a mia figlia la possibilità di essere come tutti i ragazzi”. I genitori di Annamaria, in considerazione del mancato patteggiamento da parte dei legali rappresentanti dell’azienda a cui fa capo Villa Menelao, hanno deciso di ricorrere al Tribunale, sia civile che penale. Nel primo caso la struttura è stata condannata a risarcire la famiglia con una somma ingente, mentre nel processo sono stati condannati in primo grado a 1 anni e 8 mesi il responsabile della sicurezza e il magazziniere. Riconosciuta anche la responsabilità dei rappresentanti della struttura. “È talmente grave quello che hanno fatto a mia figlia che il pm stesso ha voluto cambiare il capo d’accusa da lesioni gravi a gravissime. E se la causa civile si è conclusa, il procedimento penale è ancora aperto, perché la controparte ha deciso di fare appello”.

“Sono stati dei vigliacchi – dice ancora il papà di Annamaria -. Hanno sempre avuto quella presunzione di credere di poter fare quello che gli pareva, rendere ridicola la Giustizia, ma in questo caso non ci sono riusciti perché non abbiamo mai ceduto. Ho fatto tutto questo per dare dignità non solo a mia figlia, ma a tutti i bambini che potrebbero essere in pericolo per una disattenzione che non deve mai capitare. Sappiamo noi cosa abbiamo dovuto affrontare in questi anni, ma soprattutto cosa dovrà affrontare per sempre Annamaria”.

La sala ricevimenti, nel frattempo, sarebbe al centro di altri guai giudiziari in merito ad alcuni interventi edilizi risultati essere irregolari. Secondo il pm, Baldo Pisani, il permesso del 2014 riguardo la costruzione dell’ampliamento della prima struttura sarebbe irregolare, così come quello del 2019. Nel 2022 era giunto l’avviso di conclusione delle indagini, notificato a tre dipendenti del Comune di Turi e alla madre del proprietario, l’ex parlamentare di Forza Italia, Michele Boccardi, e al tecnico nominato dalla famiglia per presentare i progetti ritenuti irregolari.