“Forse sarebbe ora che la Asl Puglia desse delle spiegazioni sull’opaca vicenda di Elisa Barone e sua figlia Giorgia. Davvero la signora ha bisogno di rimanere in America con i due figli, costando alla sanità milioni e milioni di euro? Davvero la figlia non si può curare qui in Italia?”. Inizia così il post di denuncia della giornalista Selvaggia Lucarelli che ha chiesto alla Regione Puglia e all’Asl Puglia di far luce sui fondi percepiti dalla leccese Elisa Barone per le cure della figlia Giorgia, 14 anni, affetta da una rarissima malattia, di circa 9mila euro al mese solo per vitto e alloggio.
“Post di servizio per chi segue la triste storia di Elisa Barone e della sua pagina pubblica attraverso la quale da anni raccoglie una quantità spaventosa di fondi per la figlia malata, fondi che poi di recente sono diventati anche indispensabili per mandare il figlio al college americano (ovviamente a pagamento). Ci torno su perché la signora, in una diretta fb, ha raccontato l’ennesima bugia, ovvero che io avrei il suo numero ma che non la chiamo per un’intervista chiarificatrice – si legge nel post -. La signora non ha mai risposto a mie richieste di intervista se non dopo due mesi dalla prima richiesta (a novembre) e mi ha detto di non desiderare concedermela. In pratica, ha paura di dover dare spiegazioni sull’enorme giro di soldi che le sta intorno e sulla situazione della figlia. La autorizzo a pubblicare le nostre conversazioni, così vediamo chi mente delle due. INDOVINATE? Dunque, ricapitolo il tutto. La signora si è trasferita in America sette anni fa per le cure alla bambina (che ha subito un trapianto), negli anni le ragioni per cui dovrebbe rimanere a vivere lì con la bimba e l’altro figlio si sono fatte sempre più confuse. Ad ogni modo, la signora ha continuato a chiedere soldi ai suoi follower ininterrottamente per anni, lamentandosi con governo e regione perché non facevano mai abbastanza per lei, piagnucolando in dirette infinite, usando l’immagine della figlia malata su ogni social, finché qualcuno non è andato a spulciare nei documenti pubblici e ha scoperto che la signora di soldi ne ha avuti e ne riceve in quantità mostruosa. Dal pubblico e dal privato. Vitto e alloggio sono a carico della Asl Puglia fino ad un massimo di 9.000€ al mese. La stessa Asl paga l’assicurazione sanitaria per la madre e per il figlio Jody per un totale di 22.000€ all’anno. Tutte le spese milionarie per la figlia Giorgia sono pagate direttamente al Children Hospital di Pittsburgh sempre dalla Asl. Elisa Barone ha dichiarato in un video di non usare la pensione di accompagnamento della figlia ma di aver deciso di accantonarla per il futuro. Legittimo, ma vuol dire che può permetterselo. Poi ha cambiato versione, ma sorvoliamo”.
“ltra cosa da chiarire: nella pagina pubblica, nella sezione informazioni dove è riportato l’IBAN per le donazioni, è scritto chiaramente che la raccolta serve per TUTTE le spese non sanitarie. Cosa assolutamente falsa, alla luce di quanto sopra riportato, visto che riceve soldi per casa e vitto – continua Selvaggia Lucarelli -. La signora, dopo che ho sollevato dubbi sulle sue necessità economiche, ha ammesso la questione dei 9.000€ al mese di rimborso della Asl. Ovviamente questa ammissione dura pochi secondi e si perde in ore e ore di sue dirette, la cui lunghezza sfinente serve ad accumulare le famose stelline (tradotto: soldi). Altra cosa, sempre sull’aspetto economico: Elisa Barone dice di non voler parlare dei padri dei due figli per motivi di privacy (strano, visto che mette in piazza particolari intimi sulla figlia con tanto di dettagli). Nelle pagine Facebook di questi due padri ci sono testimonianze di amore e di presenza nella vita dei loro due figli. Il padre di Jody ha anche pubblicato i video del recente diploma del figlio. Elisa Barone non ha mai detto che i padri non pagano l’assegno di mantenimento, ha solo detto genericamente che i padri “non ci sono” e che non ne vuole parlare, lasciando dunque intendere che chissà, non partecipino economicamente. Il padre di Giorgia ha un’attività nota, è uno stimato professionista nel mondo degli eventi musicali, il bilancio della sua società è pubblico, e parliamo di cifre molto alte. Sembra inverosimile che non paghi il mantenimento della figlia, anche perché altrimenti il giudice avrebbe provveduto con un decreto ingiuntivo. I figli hanno frequentato solo prestigiose e costosissime scuole private in America per circa 20 mila dollari a testa all’anno, pur avendo diritto alla scuola pubblica. Per dire, il liceo di Jody è costato come costerebbe l’università e se la madre avesse risparmiato, ora non dovrebbe chiedere soldi ai generosi follower per mandarlo al college. Tutte le spese mediche di Giorgia sono, ovviamente, pagate dalla Asl Puglia (il conto ad agosto 2021 superava gli 8 MILIONI di dollari). Sia ben chiaro: i costi della sanità americana sono altissimi. Ma rimane il fatto che la regione ha sborsato cifre astronomiche, che la signora conosce bene. In un video la signora Elisa dichiara che per gli altri pazienti l’ospedale ha sempre il fiato sul collo dei periti delle assicurazioni, sempre pronti a contestare le spese, e che quindi devono stare molto attenti, ma che invece per Giorgia non c‘è questo problema, insomma nessun perito che rompe le scatole all’Ospedale ….. Certo, da noi la sanità è allo sfascio e spesso i pazienti non riescono ad accedere a quanto spetterebbe loro di diritto, tanto che non di rado sono costretti a rivolgersi alla sanità privata se vogliono provare a curarsi”.
“Quindi, ricapitoliamo, l’affitto della casa americana le è totalmente rimborsato dalla asl Puglia fino ad un massimo di 6 mila euro al mese . Inoltre riceve fino a 3 mila euro al mese per la spesa alimentare. La monetizzazione delle stelline le frutta una media di 500 euro al mese. Il 5×1000 2021 le ha portato in cassa circa 25 mila euro che sono circa 2 mila al mese. L’accompagnamento di Giorgia riesce a metterlo via per il futuro. Poi ci sono i proventi da Facebook per le visualizzazioni e la pubblicità – conclude -. A questo si aggiungono le centinaia di migliaia di euro raccolte prima della partenza per gli USA raccontando che le servivano per pagare in parte l’intervento alla figlia. Però queste sono le parole testuali della signora Elisa: i 400 mila ( e solo 400 mila!!) raccolti per l’arrivo in USA, sono stati usati in questi anni per vivere! Dunque non per l’intervento. Insomma, la signora si trova a gestire grosse somme di denaro e continua a chiedere denaro. A questo si aggiungono le tante contraddizioni via social sulle condizioni della figlia, figlia che a quanto pare ormai potrebbe ricevere le cure in Italia, ma finché la regione Puglia continua a pagare… In più ci sono problemi con i visti e mille altri casini, che alla fine si traducono nel sospetto che la signora non abbia troppa voglia di tornare nella casa popolare che dichiara di avere (abbandonata da sette anni?) e la storia del figlio a cui le persone di buon cuore ora dovrebbero pagare il college americano (tornare in Italia dove per giunta vive anche il padre no?) Insomma, una storia piena di buchi. Se volete continuate pure a donare soldi alla signora, ma che almeno la regione Puglia cerchi di capire meglio come stanno le cose, perchè questa montagna di soldi è una montagna di soldi di tutti. Anche dei cittadini pugliesi. E comunque, a prescindere da tutto, per chi dona deve essere chiara una cosa: la signora non vive in miseria, ecco”.
Non si è fatta attendere la risposta della Regione. “All’epoca i trapianti di questo tipo in Italia non venivano eseguiti e, comunque, la complessità del caso non era gestibile nel nostro Paese, ma solo in pochissimi centri al mondo. Pertanto il sistema sanitario pugliese, previo parere tecnico favorevole espresso dal Centro Nazionale Trapianti, ha autorizzato la bambina ad essere iscritta in lista di attesa per questo trapianto e ha adottato tutte le scelte che hanno consentito alla stessa di essere operata, curata e assistita e, quindi, di sopravvivere sino ad oggi, contro ogni previsione”.