Quante volte vi è capitato di dover fare i conti con segnalazioni e sospensioni sui vari social? Noi di Quinto Potere ne sappiamo qualcosa, ma questa volta vi parliamo del caso di papà Leonardo e di suo figlio. “Ho aperto un profilo TikTok dal nome Leone, mi chiamano tutti così da piccolo – racconta -. Ho mandato i miei documenti, bisogna avere più di 13 anni per poter avere l’autorizzazione. All’inizio ho pubblicato alcuni miei video, anche perché ho fatto televisione. Da qualche mese ho iniziato a pubblicare video anche con mio figlio che ho chiamato proprio Leone. Ha 6 anni, per lo più racconta barzellette, ci divertiamo insieme e poi è una cosa che fanno tutti, proprio perché a quell’età non possono avere un profilo loro”.

“La cosa è andata avanti per un po’, appena i video hanno iniziato ad avere successo mi è arrivato un messaggio – continua -. Qualcuno forse ha rosicato e mi è arrivata la notifica dicendo che il profilo era gestito da un minore. Ho fatto ricorso, mi hanno chiesto nuovamente la carta d’identità, ho mandato la stessa che inviai all’apertura del profilo e mi hanno risposto che non corrispondeva alla persona che si vedeva negli ultimi TikTok pubblicati, ovvero quelli con mio figlio. Il ricorso è stato respinto, l’account è stato chiuso, ma ne abbiamo aperto già uno nuovo. Vorrei proprio sapere chi ha avuto la pazienza di fare tutto questo, sarà forse un disperato”.