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Bimbo ucciso dallo Youtuber, è scontro generazionale: colpa individuale e social pericolosi

21 Giugno 2023
– Autore: Eleonora Francklin
21 Giugno 2023
– Autore: Eleonora Francklin

“Non c’entra nulla il fatto che si è trattato di uno youtuber. Hanno sbagliato, chiunque sia stato a provocarlo, fossero stati personaggi famosi o persone comuni. Devono pagare per quello che hanno fatto”. La nostra inviata Mara Mola è andata in giro per la città di Bari a chiedere dei pareri, a ragazzi e adulti, in merito all’incidente che ha coinvolto il gruppo di youtuber The Borderline. A bordo di una Lamborghini hanno travolto una Smart con a bordo mamma e due figli. Il più piccolo di 5 anni, purtroppo, ha perso la vita. Un incidente che ha scosso l’opinione pubblica e dove, per la maggior parte, si è voluto puntare il dito più contro il fatto che fossero degli youtuber e non sull’incoscienza che ha spinto dei 20enni a guidare un’auto di grossa cilindrata in modo sconsiderato. “Ai giovani manca l’educazione civile. Non bisogna generalizzare, ci sono ragazzi che lavorano con i social che fanno cose interessanti e intelligenti, altri che disumanizzano qualsiasi cosa pur di fare successo”. Come hanno sottolineato in molti, generalizzare il mondo dei social è sbagliato. Puntare il dito contro tutta la categoria è come nascondersi dietro un capro espiatorio. Dalla musica, alla danza, all’informazione e alla scienza, fino anche alla comicità, YouTube è anche questo, un agglomerato di nozioni che toccano tutti gli aspetti comuni. “Chiudere il canale è stata una scelta furba che non condivido. Avrebbero dovuto scusarsi e non nascondersi cancellando ogni loro traccia”.