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Birra N’ derre a la lanze, l’ambulante torna al suo posto dopo la lite con Decaro: “Manco fossi un criminale”

10 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin
10 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin

La Vigilia di Natale il sindaco di Bari, Antonio Decaro ebbe un’accesa discussione con il venditore di birre che staziona N’ derre a la lanze. Nel video del blitz, diffuso in rete, si sente il primo cittadino urlare contro l’ambulante: “La città è cambiata, ve ne dovete andare non abbiamo più paura di voi”.

A distanza di un paio di settimane, domenica 9 gennaio siamo tornati al molo per capire qualcosa in più dell’accaduto e tentare di ascoltare le regione del venditore, chiamato abusivo dal primo cittadino Barese. Stando al suo racconto l’uomo, Paolo Dammacco il suo nome, ha una licenza per la vendita itinerante. Quel giorno, così come nel resto dell’anno Paolo dovrebbe cambiare la posizione del suo treruote e non stazionare come fa nel luogo dello scontro con Decaro, accompagnato in quell’occasione dalla sua scorta e dal comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo.

“La Vigilia di Natale avevo già ricevuto altri controlli prima dell’arrivo di Decaro – dice Dammacco – inizialmente mi era stato detto di non vendere la birra in vetro, ma di servirla nei bicchieri. Così ho fatto. Quando ho visto arrivare il Sindaco, mi stavo avvicinando per far vedere la licenza, ma ha iniziato a inveire senza farmi parlare. Sono nello stesso punto ormai da 15 anni. Quando mi dicono di spostarmi lo faccio, ma poi mi rimetto N’ derre a la lanze”.

La lotta all’abusivismo nel rispetto delle regole è sacrosanta. In passato siamo stati persino criticati per alcuni nostri pezzi di denuncia nei confronti dell’abuso in salsa barese, ma rendere plateale il diverbio con la diffusione di un video “amatoriale” ha lasciato esterrefatti molti cittadini, soprattutto dopo aver rivisto Paolo al “suo” N’ derre a la lanze. Nei giorni successivi non sono mancati i controlli, ma il venditore munito di licenza itinerante, è stato invitato a spostarsi, salvo fare il giro dell’isolato e ritornare alla vendita di birra e bevande. “Ho rispetto per il Sindaco e sempre lo avrò – continua il venditore brandendo la licenza -, mi conosce da tempo. Questa volta hanno esagerato sequestrandomi anche le birre che avevo in macchina, sarebbe bastato dirmi di andare via e lo avrei fatto come successo altre volte. Perché tutto sto clamore la Vigilia di Natale?”.

Quello che vorremmo capire non sono le ragioni del singolo episodio, ma la visione che l’amministrazione ha della città delle orecchiette, di San Nicola, delle brasciole, della birra a canna e dei rutti pubblicizzata sulle pagine platinate di alcune riviste blasonate. Tanti turisti, è vero, ma a che prezzo? Il video era solo dimostrativo, utile per animare i social o aveva davvero la perentorietà di un messaggio senza se e senza ma? La città è davvero cambiata? I baresi hanno davvero voglia di cambiare? L’amministrazione ha davvero intenzione di risultare impopolare pur di dare un’immagine diversa, più rispettosa e civile? In attesa di avere risposte, Paolo Dammacco è stato “cazziato” in mondo visione, ma dopo 15 anni sta sempre N’ derre a la lanze col suo treruote a vendere birra e bevande.