Negli ultimi giorni abbiamo più volte rimarcato l’indignazione dei baresi sui prezzi elevati di Torre Quetta, che ha da poco riaperto le proprie porte al pubblico dopo anni difficili. I prezzi della birra a 5 euro, dei tè bio a 4.50 e di tanti altri prodotti a costi esagerati hanno acceso infinite diatribe sui social.
L’associazione che si è aggiudicata la concessione e l’amministrazione comunale hanno invitato i gestori dei chioschi ad esaminare la questione e a modificare il listino dei prezzi. Sarà stato così? Cosa è cambiato? Siamo tornati sul posto per indagare.
Dimenticatevi della Peroni, a Torre Quetta, alias la nuova Monte Carlo, c’è chi infatti ha deciso di non venderla più al pubblico dopo le polemiche. La birra da 0,30 è scesa a 3,50, mentre quella da 0,40 resta sempre a 5 euro. E non c’è nessuna distinzione neppure sull’orario.
“È tutto esagerato, non ho comprato nulla – racconta un cittadino -. A tre euro te la pago una birra, le lattine di Coca Cola e di Fanta un paio di euro anche, ma così è troppo”.
C’è chi però la pensa diversamente e nel prezzo include anche il paesaggio mozzafiato. “Noi giriamo altri posti, tra Torre e Marre e la zona Fiera del Levante, la birra alla spina costa più o meno tanto. Alla fine è una finta polemica, passeggiare qui è molto bello”, racconta invece un’altra cittadina. Anche l’acqua a 1 euro e 50 sembra accontentare, ma il barese ha sempre qualcosa da ridire.