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Bitonto, sproporzione tra reddito e patrimonio: sequestrato un milione di euro a pregiudicato

3 Giugno 2022
– Autore: Eleonora Francklin
3 Giugno 2022
– Autore: Eleonora Francklin

La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione al dispositivo di Sentenza emesso dalla Corte Suprema di Cassazione – Sezione Quinta Penale – avente per oggetto la confisca definitiva di
beni del valore di oltre un milione di euro, riconducibili a Emanuele Sicolo, pregiudicato di Bitonto (Bari), ritenuto vicino al clan mafioso Parisi, che conferma la misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Bari nel 2019.

L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo della complessa attività investigativa svolta dalle donne e dagli uomini della DIA, finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del “proposto” e all’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili al medesimo ed ai componenti del suo nucleo familiare.

Il destinatario del provvedimento di prevenzione è stato riconosciuto come soggetto connotato da pericolosità sociale in ragione dei suoi numerosissimi precedenti per reati violenti o commessi per ragioni di profitto, nonché per una condanna per associazione mafiosa.

Alla luce del quadro probatorio acquisito in sede penale, nei confronti del proposto è stata valutata la sussistenza di indizi su cui fondare un giudizio prognostico sfavorevole circa la pericolosità, in
ragione della propensione a delinquere apparsa strutturata e costante in un lungo arco temporale.

Le conseguenti indagini patrimoniali della DIA, sotto la direzione di questa Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso agli inquirenti di accertare l’ampia
sproporzione tra il patrimonio e la capacità reddituale del proposto e dei suoi familiari. Il provvedimento di confisca ha interessato unità immobiliari, autovetture, quote societarie di compendi aziendali e conti correnti.

Questo risultato si inserisce nelle attività istituzionali della Direzione Investigativa Antimafia finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.