“Ieri alle 19 ho subito tre aggressioni da altrettanti tre genitori malavitosi di Bitritto, accompagnati da complici, per il sol fatto che ho rimproverato alcuni bambini (molto bulli) e detto loro che non possono, ripetutamente passare a velocità inaudita con bici elettriche, dalla piccola via dove risiedo”.
Inizia così la denuncia della vittima pubblicata sui social. Abbiamo provato a metterci in contatto con lei ma è ancora sotto shock, non rileveremo la sua identità come espressamente richiesto dalla stessa vittima.
“Credetemi non sto molto bene, ma volevo dirvelo. Ho fatto il possibile per rendere questo post leggibile, rivedendolo e correggendolo tante volte, ma uno dei cazzottoni che ho ricevuto sulla mia parte sinistra del volto da parte di un genitore, chiamiamolo cosi ”bitrittese” di forse 28/32 anni, mi ha stroncato e mi ha fatto perder la vista, spero temporaneamente, dell’occhio sinistro – si legge -. Sono costretto, ogni dieci giorni, a cambiare la zanzariera, che puntualmente mi viene tagliata dai manubri delle bici elettriche che sfrecciano oltre i 50 km orari, in una zona inibita al traffico, ma nella quale passa di tutto e di più e non si rispettano le finte limitazioni a causa anche della scarsa presenza ed inefficienza operativa dei locali vigili urbani”.
“Ho una mascella a pezzi, ho preso cazzotti, calci e tanto altro. Nessuno a Bitritto ha visto nulla, ricevo ormai anche di notte intimidazioni. Le forze dell’ordine sono inesistenti, i vigili urbani peggio, il sindaco non esiste, non servono a nulla – continua -. È un paese in balìa delle onde. Sono solo, e comunque avevo voglia di dirvelo. Non si può pestare a sangue un 61enne per aver rimproverato un nugolo di bambini ineducati con bici velocissime che passano ad oltre 50/60 km orari pericolosi per tutti. Hanno pestato a sangue un loro nonno”.
“Io non ho ancora molto tempo, ma non sto bene – conclude -. La mia domanda è: cosa insegna la nostra scuola italiana?? Il comunismo puro??? L’ineducazione??? La violenza???’ Questi forse non sanno che moriranno anche loro. La domanda è: cosa stiamo lasciando alle generazioni a venire???”.