Il Consiglio regionale ha approvato con 25 voti – nonostante la non partecipazione al voto del centro destra per protesta contro la mancata estensione delle misure di ristoro previste anche al carbone – il disegno di legge contenente le misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale in ambito energetico. Il testo formulato dall’Assessorato allo sviluppo economico ha recepito parti dei contenuti e finalità delle due proposte di legge di iniziativa consiliare presentate, di cui erano primi firmatari Davide Bellomo e Fabiano Amati.
Tra le finalità del testo di legge, quella di attenuare gli effetti negativi della crisi energetica attraverso la disciplina di misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale fra livelli e costi di prestazione e impatto degli impianti energetici. Sono previste quindi, misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale a carico dei proponenti, dei produttori, dei vettori e dei gestori di impianti e infrastrutture energetiche presenti sul territorio pugliesi. È previsto che la Giunta curi i negoziati dopo aver sentito gli enti pubblici territoriali e gli enti locali territorialmente interessati, al fine di sottoscrivere accordi recanti misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale, perseguendo gli obiettivi di ridurre le ripercussioni negative delle infrastrutture e degli impianti sul territorio, garantire il miglioramento della sostenibilità ambientale di immobili e infrastrutture pubbliche, promuovere il risparmio energetico e la riconversione verso l’impiego diffuso di fonti energetiche rinnovabili, realizzare interventi di forestazione in ambito urbano e periurbano. Le linee guida per la determinazione delle misure di compensazione saranno definite sempre dalla Giunta regionale.
Tra le misure di compensazione relative agli impianti e infrastrutture di gas vi è la misura del 3 per cento del valore commerciale del volume di gas importato in Italia attraverso l’infrastruttura. Dal valore delle misure di compensazione saranno decurtati i costi d’approvvigionamento sostenuti in favore dei gestori della rete di trasporto locale e da questi ai distributori locali e alle società di vendita, affinché il corrispettivo sia detratto a titolo di sconto in fatture alle utenze domestiche delle famiglie pugliesi (residenti nei territori interessati dalla presenza delle infrastrutture di proprietà o comunque in uso dei produttori, dei vettori e dei gestori degli impianti e infrastrutture di gas). L’ammontare dello sconto dovrà essere espressamente indicato in ogni fattura. Queste misure si aggiungo alle misure di riequilibrio ambientale e territoriale previste. Le misure di compensazione saranno a carico dei proponenti, dei produttori, dei vettori e dei gestori di impianti e infrastrutture di gas presenti anche in esercizio sul territorio pugliese.
“Ecco gli sconti in bolletta per le famiglie, disponendo nei confronti di Tap una misura di compensazione pari al valore commerciale del 3 per cento sul gas importato e detraendola direttamente dalle fatture. Da una proiezione, che riferisco solo per orientamento, si potrebbe trattare di 314 milioni di sconti su una spesa complessiva annua delle famiglie pugliesi pari a 870 milioni – dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, primo sottoscrittore della proposta di legge sulle compensazioni territoriali -. Infatti, le famiglie pugliesi sono 1milione e 500 mila, con una spesa media per famiglia di 576 euro, calcolata su febbraio 2022. Adesso la parola anche alla collaborazione del Governo nazionale, magari per migliorare il testo e proporci ai cittadini come istituzioni impegnate nella serietà, nella concretezza e nella risposte accordate con i problemi delle persone.”