“La situazione è davvero diventata ingestibile”. Non lo diciamo noi, ma lo dicono i ragazzi che frequentano il centro di Bari, stanchi di vedere branchi di bulli allo sbaraglio e spaccio sotto gli occhi delle forze dell’ordine. Dopo l’aggressione subita da Ismaele, il 21enne preso a botte dal branco sul bus Amtab per aver difeso una ragazza, sono tante le segnalazioni che ci sono arrivate in redazione. Tra queste quella di un ragazzo che si è trovato a dover fare i conti con uno dei gruppetti che provoca risse in centro. L’ultima aggressione il 6 gennaio. “Stavo aspettando dei miei amici quando sono stato spintonato senza motivo. Ho fatto finta di niente. Non ho voluto reagire, anche se avrei potuto visto che pratico uno sport da combattimento. Dopo un po’ sono tornati e di nuovo mi hanno spintonato. Quando mi sono incontrato con i miei amici ho deciso di seguire il branco. Stavano andando verso la stazione. A un certo punto si è creato il caos. Lo stesso gruppo di ragazzi stava picchiando selvaggiamente un giovane. Nonostante ci fosse una marea di gente, nessuno ha fatto niente. Stavamo intervenendo quando un altro gruppo di ragazzi della nostra età li ha fatti allontanare aiutando il giovane. Era completamente sporco di sangue, lo avevano preso a calci in faccia”. Ovviamente sul posto sono intervenuti i Carabinieri. “Si sono messi sulle loro tracce, ma si erano già dileguati. La cosa che più mi ha scioccato è il fatto che in quel momento, proprio davanti ai militari, sono stato avvicinato da una persona losca che davanti ai Carabinieri ha cercato di vendermi la droga. Non c’è più sicurezza e la cosa che fa più male è indifferenza della gente”. Un racconto che di certo dovrebbe far riflettere. Non stiamo parlando della periferia remota, ma del centro città, il fiore all’occhiello dell’amministrazione. Spaccio, aggressioni, furti sono all’ordine del giorno e sempre sotto al naso dei corpi di polizia. Sembra quasi che questo tipo di persone non abbiano il benché minimo timore di essere scoperti dalle Forze dell’Ordine, anzi sembra quasi vogliano sbeffeggiarli. “Prima c’era strade sicure, si vedevano più pattuglie e non si creavano queste situazioni. Adesso sembra che tutto sia allo sbaraglio” conclude il giovane.
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- di: Raffaele Caruso
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