“Non sono il giustiziere della notte. Non fossi stato un personaggio pubblico, non si sarebbero mai rivolti in questo modo. Mi hanno riconosciuto e si sono sentiti in diritto di offendermi”. Abbiamo raggiunto Silvio Sisto dopo la notizia della baruffa avvenuta a Conversano con alcuni ragazzi. Ha voluto raccontarci la sua versione e per la prima volta ha detto anche cose intelligenti, tralasciando il fatto che si senta un personaggio pubblico. “Stavamo pulendo con la pompa la parte esterna della pizzeria in cui lavoro. A un certo punto dei ragazzi hanno invaso la proprietà del bar affianco, che ha sporto denuncia per cosa gli hanno combinato. Mentre pulivo un po’ d’acqua è finita addosso a loro. Uno si è avvicinato e mi ha detto trimone. Lì l’ho bagnato ancora di più e poi è accaduta la colluttazione tra me e lui. Dopo poco sono stato accerchiato da una ventina ragazzi che mi hanno spintonato e schiaffeggiato. Dovevo difendermi e sono volati degli schiaffi anche da parte mia. Dopo che hanno invaso la proprietà privata, mi hanno insultato e poi aggredito. Lasciate perdere questi telefilm che giustificano la violenza. Siete dei bravi ragazzi e continuate a farlo. Non cadete in queste cose da branco. Perché se lo avesse fatto a qualcun altro poteva finire diversamente. Io stavo semplicemente lavorando. Comunque da quando sono a Conversano, vengono da tutti i paesi per vedermi”.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]