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Cade dalla moto e muore, i familiari di Christian Di Gioia accusano i Carabinieri: “Speronato lo avete ucciso”

23 Giugno 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
23 Giugno 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

“Tu, carabiniere maledetto che hai ucciso mio figlio cosa hai risolto? Tempo fa avevi detto che volevi speronare Dennis e invece hai ucciso il fratello. Quella sera vai a vedere che eri drogato per arrivare a fare questo. Non ti preoccupare, cocainomane di merda, la pagherai. Sarà fatta giustizia anche perché mio figlio non è mai stato in carcere, non ha precedenti e non ha mai fatto uso di droghe. Invece tu ti droghi e ho anche le prove che presto renderò pubbliche. Uomini in divisa che vi sentite forti, ma in realtà siete solo delle merde. Giornalisti dite che è stato un carabiniere cocainomane a uccidere mio figlio e non la caduta dalla moto. Dite la verità”. Un lungo post è stato pubblicato dalla mamma di Christian Di Gioia, il 27enne rimasto ucciso la notte tra il 21 e il 22 giugno nei pressi della rotatoria San Pio a Japigia. Una caduta dalla sua moto, una Africa Twin, è ciò che è stato reso pubblico, ma come anticipato da noi, secondo alcune segnalazioni, pare sia coinvolta anche la macchina dei Carabinieri, che pare però fosse diretta presso via Napoli dove era stato ucciso in un agguato un pregiudicato. La famiglia di Christian, che lascia moglie e un bimbo piccolo di 2 anni, vuole la verità, soprattutto per lo stato in cui è stato trovato il corpo del giovane. Secondo quanto raccontano familiari e amici, Christian ha riportato delle ferite non compatibili con la semplice caduta dalla moto. “È stato speronato” dicono i più vicini al 27enne che vogliono giustizia. La signora nel suo post ha fatto delle accuse pesanti nei confronti dell’Arma dei Carabinieri e soprattutto di un loro componente. Per questo sarebbe giusto che l’Arma facesse un approfondimento in merito all’accaduto e quanto meno rendesse pubblica la dinamica dell’incidente, visto che viene messo in discussione l’operato di un militare. Come anche anticipato, ci sono le immagini degli impianti di videosorveglianza che hanno ripreso quanto accaduto al 27enne. La chiarezza sarebbe l’unica arma per fugare ogni dubbio e per capire cosa sia accaduto realmente al 27enne.