“Siamo assolutamente contrari a questa opera faraonica e imponente. E facciamo ancora in tempo a esaminare meglio il progetto, che altrimenti costerà oltre 220 milioni di euro, in cambio di benefici minimi per la Città. Non è un investimento ma uno spreco di soldi pubblici italiani e comunitari. Una valanga di cantieri che per anni squarceranno il tessuto urbano; comporteranno centinaia di espropri per 14 milioni di euro; e avranno un impatto ambientale e paesaggistico violentissimo in aree già antropizzate e su centinaia di alberature”. È l’allarme lanciato stamane dal direttivo di Forza Italia in una conferenza stampa presso la sede del partito di Bari. Sotto accusa la camionale di Bari, una nuova strada a due corsie per senso di marcia e di 10 km, con cui si vorrebbe collegare direttamente il porto cittadino con l’autostrada A14. Per Forza Italia Bari, altre soluzioni sarebbero preferibili, meno impattanti e molto meno onerose. E, con il partito, si schierano anche altre realtà cittadine, come l’associazione ambientalista Bari EcoCity, firmataria di una richiesta ufficiale di approfondimento e valutazione supplementare alla Regione Puglia, dove domani è in programma la conferenza di servizi che deve emettere il provvedimento autorizzatorio unico regionale per far partire la maestosa opera.
“Si parla di camionale da 20 anni – ha ricordato il direttivo di Forza Italia Bari – e di recente c’è stata un’accelerazione. L’esborso totale (220 milioni di euro) è – per dare l’idea dei costi – di poco inferiore al bilancio annuale del Comune di Bari (circa 300 milioni di euro). Soldi che, invece, potremmo utilizzare per riasfaltare interamente Bari e per fare tanto altro ancora. I lavori, poi, sono stati aggiudicati in tempi record, in soli 15 soli giorni (bando pubblicato il 22 marzo e il 7 aprile affidato al vincitore), negando di fatto il tempo ad altre imprese di presentare eventuali offerte migliori”.
“Per tre anni – ha evidenziato il direttivo – i cantieri della camionale spaccheranno in due la Città per realizzare viadotti, rotatorie, sottopassi, gallerie, rampe bretelle, svincoli, livelli sfalsati ecc. per realizzare una nuova strada urbana di scorrimento e di 4 corsie, per far risparmiare 10-15 minuti ai tir che devono raggiungere il porto dall’A14 o viceversa. Basterebbe, invece, rafforzare la bretella che costeggia le acciaierie Scianatico e il mercato comunale, che si ricollega poi con via Napoli, una strada urbana di scorrimento a 4 corsie già esistente, che andrebbe solo potenziata e adeguata, in modo da mitigare il traffico urbano e raggiungere più facilmente la tangenziale. Questa alternativa avrebbe un impatto e costi infinitamente inferiori. Insieme a BariEcoCity abbiamo evidenziato alla Regione Puglia una serie di criticità e chiesto di approfondire meglio il rapporto costi/benefici di un’opera pubblica faraonica e non prioritaria per Bari”.