“Non vogliamo essere tacciati come gli allarmisti del momento, ma qualcosa accade”. A lanciare l’allarme su una probabile chiusura del commissariato di Canosa è il segretario provinciale della Sap Bat, Vito Giordano, dopo aver visto dei trasferimenti sospetti del personale in forza nella cittadina, già in un numero irrisorio rispetto al normale. “È da tempo che diciamo che il personale del Commissariato di Polizia di Stato di Canosa di Puglia tira a “campare”, sacrificandosi in doppi turni (in parte in ufficio, e la stragrande maggioranza per strada), a utilizzare anche i propri mezzi per sveltire attività di Polizia e, perché no, anche di controllo del territorio. Con ottimi risultati”.
“Pensavamo che il trasferimento di personale si fosse fermato e invece no, viene prelevato e portato alla Questura di Andria. In barba alla reale carente situazione di personale operante in Canosa. Con circa 25 uomini (e nessuna garanzia di reintegro di personale nel prossimo breve futuro), non è possibile garantire la presenza di una volante, tanto apprezzata dalla gente per bene di Canosa. Basti pensare che tra la gente la presenza della Polizia di Stato è considerata positivamente, esprimendo un grado di soddisfazione altissimo. Ma di questo a qualcuno non importa”.
“E allora non sarà che si stia pensando a chiudere il Commissariato di Canosa di Puglia? Molte volte a pensar male ci si azzecca. Se fosse così, lo si dica, apertamente, e non aspettare che, quando null’altro si potrà fare, la frase sarà: “ci dispiace, ma non ci sono più le condizioni per poter mantenere un Ufficio di Polizia in quell’area, siamo costretti a prendere un provvedimento di chiusura”. Vogliamo ricordare a tutti, che la zona del canosino è un’area dove vive un incrocio di criminalità proveniente dalla vicina Cerignola e dalla confinante area campana, senza escludere influssi foggiani. Criminalità che non tanto tempo orsono ha voluto dimostrare la propria presenza facendo esplodere una bomba sotto l’auto di un poliziotto all’interno del Commissariato. Se dobbiamo prepararci al peggio, noi siamo pronti a ostacolare questa intenzione con tutte le forze che abbiamo, avvisando i nostri vertici che non ci si venga a dire che non ne sapevano niente, noi, in tempi non sospetti lo abbiamo gridato”.