“Provaci ancora, Antonio”. Così inizia lo sfogo dell’avvocato Michele Laforgia, fondatore dell’associazione La Giusta Causa, in merito al tanto chiacchierato trenino di Capodanno al teatro Petruzzelli che ha portato alla denuncia dal parte del sindaco Decaro verso la ditta esterna che si occupa delle maschere e all’interrogazione parlamentare nei confronti di Federica Panicucci e organizzatori della sera targata Mediaset.
“Non è stata una grande idea trasferire il (modesto) spettacolo di San Silvestro in diretta tv nel conteso Teatro Petruzzelli – scrive su facebook -. Alla fine, com’era prevedibile, la kermesse si è trasformata in una discoteca pubblica, mentre le discoteche private erano interdette per via della quarta ondata. Non un buon viatico per l’anno nuovo, in cui si torna a parlare di scuole chiuse e didattica a distanza, come se le sole feste di fine anno godessero di esenzione da virus e varianti”.
“È però ancora peggio inaugurare il 2022 con uno scaricabarile ai danni delle ultime ruote del carro: le maschere del Teatro. Apprendiamo infatti da un comunicato stampa che il Sindaco , presente alla serata, ha chiesto in questi giorni di verificare l’inadempimento della ditta incaricata di fornire l’assistenza agli spettatori (le maschere) per non aver impedito un festeggiamento “diseducativo e scorretto” e che la Fondazione ha subito applicato la penale alla ditta appaltatrice. Il trenino ha trovato il suo capro espiatorio” sottolinea l’avvocato.
“Ci permettiamo di dissentire, nel merito e nel metodo. Era sbagliata, nel merito, la scelta di aprire il più autorevole contenitore culturale della regione a una serata di puro intrattenimento televisivo, spensierato per definizione. È sbagliata – continua Laforgia – , nel metodo e nel merito, l’idea di additare al pubblico ludibrio le maschere del Teatro, colpevoli di aver assecondato quello che altri hanno consentito, allestito e pubblicizzato, con risultati del tutto prevedibili, se non inevitabili”.
“In altre occasioni Antonio Decaro si è esposto in prima persona per impedire assembramenti e festeggiamenti pericolosi e inopportuni. Di recente – sottolinea -, ha ammesso pubblicamente alcuni suoi errori. In questo caso, invece, ha replicato alle critiche prendendosela con i lavoratori di una piccola azienda: non con gli organizzatori, non con i conduttori, non con il pubblico. Un passo falso che non è di buon esempio, in un periodo di ulteriori sacrifici”.
“Con amicizia, ricordiamo al Sindaco che una maggiore condivisione aiuta a non sbagliare; che le critiche fanno bene, soprattutto quando vengono dalla sua stessa parte; che esporsi in prima persona è giusto solo se si assumono le correlative responsabilità. Siamo certi che un maggiore confronto gioverà alla sua amministrazione e alla sua popolarità, oltre che alla nostra città: che certo per promuoversi non ha bisogno di comparsate televisive di modesto livello” conclude l’avvocato.