Erano a lavoro in vigneti, che si trovano nelle campagne di San Ferdinando di Puglia e Barletta, quando sono arrivati i carabinieri, che da un po’ sono impegnati nel contrasto dello sfruttamento della manodopera nel nord Barese. Gli accertamenti svolti su quattro imprese vitivinicole, di cui tre di San Ferdinando e una di Barletta, hanno permesso di rilevare la presenza di lavoratori in nero, o assunti in modo irregolare o privi di permesso di soggiorno.
Si tratta di operai italiani e nordafricani, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, impegnati nella raccolta di uva. Nello specifico, dei 30 lavoratori schedati 6 sono risultati impiegati in nero, 2 senza regolare permesso di soggiorno e altri 20 sono risultati titolari di posizioni lavorative irregolari. Due le imprese per cui è stata disposta la sospensione dell’attività: si trovano entrambe a San Ferdinando e ai titolari, denunciati sia per violazioni relative alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro sia per aver impiegato cittadini irregolari sul territorio italiano, sono state comminate sanzioni e ammende per un totale di 90mila euro. Le aziende potranno riprendere con la loro attività solo dopo che avranno pagato le sanzioni e regolarizzato quanto contestato. L’operazione anticaporalato è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Barletta assieme al personale del nucleo ispettorato del lavoro di Bari e dello squadrone eliportato Cacciatori Puglia.